Avviata la procedura di liquidazione della società che controlla la casa di cura. La richiesta è arrivata da un gruppo di lavoratori, rappresentati dall'avvocato Francesco Pitaro, e dal pm. Accertata la situazione di insolvenza. L'accertamento dello stato passivo fissato per maggio 2024
18 dicembre 2023 13:57di GABRIELE RUBINO
Nuovo capitolo nella saga di Villa Sant'Anna Hospital. Questa volta esiziale. Il Tribunale di Catanzaro ha sentenziato il fallimento della società, aprendo ufficialmente la liquidazione giudiziale (la nuova formula giuridica appunto della precedente procedura fallimentare).
LA RICHIESTA DI UN GRUPPO DI DIPENDENTI E DEL PM- I vertici della casa di cura, che non molti anni addietro era una punta di eccellenza nella sanità privata calabrese, stavano da tempo provando la strada di uno strumento alternativo di regolazione della crisi. Tuttavia, non si è mai arrivati alla presentazione della documentazione completa, con Sant'Anna Hospital che ha chiesto più proroghe. Nel frattempo un gruppo di dipendenti, rappresentati dall'avvocato Francesco Pitaro, ha chiesto l'avvio della liquidazione giudiziale. Stessa richiesta è arrivata dal pm nell'udienza dello scorso 7 dicembre.
CURATORE, GIUDICE DELEGATO E UDIENZA DI ACCERTAMENTO DELLO STATO PASSIVO- Con la decisione del Tribunale parte la procedura con cui i creditori proveranno a recuperare le proprie spettanze dal patrimonio della società. Il Tribunale ha nominato quale giudice delegato Chiara Di Credico e ha individuato come curatore Francesco Manduca. Quest'ultimo, se accetterà l'incarico, predisporre un’informativa sugli accertamenti compiuti e sugli elementi informativi acquisiti "relativi alle cause dell'insolvenza e alla responsabilità del debitore ovvero degli
amministratori e degli organi di controllo della società". L'udienza per l'accertamento dello stato passivo è stata fissata per l'8 maggio 2024. Trenta giorni prima creditori e terzi dovranno presentare le proprie istanze.
I FARDELLI DI VILLA SANT'ANNA HOSPITAL- A pesare sulla decisione del Tribunale di non concedere ulteriori proroghe alla società il fatto che "i ritardi imputabili alla stessa ricorrente e non a fatti indipendenti dalla volontà del debitore. Ed invero a fronte di una situazione di crisi conclamata e risalente per certo almeno al 2021, la società solo ad agosto di quest’anno ha iniziato ad attivarsi". Inoltre, i debiti nei confronti di lavoratori e degli ex lavoratori superava i 30 mila euro e quello con l'Erario 1,7 milioni di euro. Le aspettative non erano rosee, letta anche la relazione del commissario giudiziale in cui si evidenziava "la sussistenza di una grave esposizione debitoria attestata al 31.12.2022 pari ad euro 36.398.048,00 incrementati ad euro 38.867.982,31 nella istanza di proroga". E ancora in relazione "alle risultanze della centrale rischi della Banca D’Italia; alla valutazione
della natura e dei requisiti di certezza, liquidità ed esigibilità dei crediti iscritti in bilancio per oltre 40.000.000,00 di media in quasi tutto il quinquennio analizzato)". Numeri che per il Tribunale certificano lo stato di insolvenza di Villa Sant'Anna Hospital.
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