Critiche all'Asp di Catanzaro, una dottoressa a Riccio: "Non conosce il significato di reperibilità"

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  09 gennaio 2022 14:44

Riceviamo e pubblichiamo la replica della dottoressa Claudia Italia Maria De Santis alle accuse di Eugenio Riccio mosse contro l'Asp di Catanzaro.

"Egregio Sign. Riccio e Politici tutti, non so se è più UMILIANTE per chi legge o più VERGOGNOSO per chi scrive parole come le Sue, essere arrivati a questo punto. 

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A doverci difendere dalle vostre assurde critiche con le stesse vostre armi, che non appartengono al nostro modo di essere e di fare. 

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Non so se sentirmi MORTIFICATA come MEDICO in primis, come VOLONTARIA che ha lavorato e lavora da mesi presso l’Igiene Pubblica dell’Asp di Catanzaro, come PERSONA che vive a stretto contatto con questi dirigenti medici reputati così  “incapaci” o pensare di VOLARE ALTO OLTRE QUESTE BASSEZZE QUOTIDIANE che da un anno ormgai ci ritroviamo a leggere. 

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Non so se credere che ci sia ancora speranza per persone così superficiali che accusano senza neanche sapere di cosa parlano o arrendermi alla realtà dei fatti, ovvero che pur di ricevere qualche miserabile lode, da chi poco ne sa quanto loro, sono disposti a far di tutto e a rendersi tanto ridicoli. 

Quando all’inizio del 2020 nessuno sapeva come gestire una situazione pandemica mai vissuta prima siete stati bravissimi a definirci “eroi” , mentre oggi la maggior parte di voi e degli altri da casa sapete solo continuare a criticare senza conoscere le reali difficoltà quotidiane che, NON PER CAUSA NOSTRA, medici di ogni reparto (nessuno escluso) tantomeno  nella fattispecie l’Igiene Pubblica dell’Asp di Catanzaro ci troviamo a fronteggiare ogni giorno per mancanza di personale, per mancanza di collaborazione, per mancanza di aiuto proprio da questa grande politica che ci ritroviamo a subire in questa terra. 

Terra in cui, specifico, a 25 anni ho scelto di restare proprio nel campo della sanità. Campo più bersagliato e campo più accusato rispetto a tanti altri veramente meritevoli di vergogna e contestazione. 

Siamo stanchi. 

Siamo stanchi di doverci sempre giustificare, ma giustificare di cosa poi? Del nostro lavoro che svolgiamo al meglio nei LIMITI delle nostre possibilità in cui voi tutti ci avete fatto ritrovare? 

Ma siamo arrivati davvero a questo punto?

Che rammarico, che amarezza. 

Siamo veramente esausti di subire queste offese nei confronti di un duro sforzo che mette alla prova non solo la nostra forza fisica, ma soprattutto la nostra forza psicologica che forse, ad oggi, neppure esiste più come non esistono le ferie di cui tanto parla, le festività che tanto vanta, i week end che ogni settimana effettivamente, ha proprio ragione, trascorriamo in montagna e al mare con tanta leggerezza e nessun tipo di stanchezza. 

Ma mi faccia il piacere di tacere. 

Le assicuro che qui nessuno desidera un GRAZIE nè da parte Sua nè da parte di nessuno, siamo abituati all’ingratudine  ma almeno il silenzio si, questo da ora in poi lo esigiamo. Perché se avete parlato tutti e straparlato fino ad ora facendo conoscere solo la Sua e la vostra versione dei fatti, ci costringete a ripagare con la stessa moneta. 

Abbiate tutti quanti almeno il buon gusto e l’umiltà di stare al proprio posto e giudicare, con estrema onestà, il proprio di lavoro e non certo quello degli altri che non compete nè a Lei nè a nessun altro. 

 

In particolar modo  mi ritrovo a leggere queste Sue parole: 

“All’Asp di Catanzaro servono dirigenti preparati soprattutto – prosegue ancora Riccio -, non sarebbe il caso di sostituire chi ha dimostrato, in tutta evidenza, di non essere capace di governare l’emergenza e non è mai riuscito a eliminare il caos e la disorganizzazione del dipartimento? Servono dirigenti preparati che abbiano a cuore la salute dei cittadini perché, è bene ribadirlo, non possiamo accettare né dignitari ‘unti dal Signore’ che occupano posizioni apicali per Grazia ricevuta, né burocrati che se ne infischiano di tutto e di tutti. 

Continuare anche solo a tollerarli sarebbe immorale”.

 

Queste, a mio avviso, non sono semplici critiche ma è qualcosa di molto molto più grave. 

Da due anni i dirigenti medici, gli amministrativi e infermieri tutti che lavorano presso l’Igiene Pubblica di Catanzaro si sono ritrovati e si trovano a lottare ogni giorno con tutte le loro forze per la salute pubblica e per contenere quanto più possibile la drammatica situazione che ci troviamo a vivere e di cui tutti siamo inevitabilmente stanchi.

Sono PERSONE prima di tutto, che invece di stare con le gambe accavallate sulla sedia, hanno messo  da parte le loro famiglie, la loro vita, la loro salute pur di essere SEMPRE PRESENTI. 

Eh si, guardi un po’ che sorpresa, anche durante le festività e durante i week end Egregio Signor Riccio poiché è evidente che a Lei non è familiare il termine REPERIBILITÀ.

È evidente che non sa cosa vuol dire sentire squillare il telefono del medico reperibile di turno che da casa, anche alle due/tre/quattro di notte, anche di sabato, di domenica, a Natale, a Capodanno, a Pasqua deve attivarsi subito a svolgere il proprio dovere e il proprio lavoro e sicuramente non per “rubare soldi allo stato”. Sicuramente solo perché ha fatto una scelta, una scelta MOLTO CORAGGIOSA ovvero quella di AVERE IL CORAGGIO DI METTERSI AL SERVIZIO DEL PUBBLICO nel miglior modo possibile. 

Sono persone che durante i tracciamenti, di cui Lei chiaramente non conoscere neppure le tempistiche per ogni singolo soggetto risultante positivo, chiedono anche SCUSA ai pazienti per colpe che non hanno. Cosa che dovrebbe fare Lei nei confronti altrui per tutto ciò che da un anno scrive e ribadisce per qualche miserabile plauso. 

Per concludere mi permetta di sottolinearLe che  sono PERSONE, quei dirigenti medici e tutto il personale sanitario,  che nella vita per poter raggiungere le vette su cui sono arrivati hanno STUDIATO TANTO, SACRIFICATO TANTO, non sono stati certo “unti dal Signore” e non hanno ricevuto nessuna Grazia Divina.

 

Mio caro Signor Riccio, le Grazie Divine sono altre. Le conosce? 

Sono persone che guariscono, persone che smettono di soffrire, persone che vincono brutti mali  più grandi di loro. 

Sono persone che collaborano, sono persone che amano e che non sperperano odio e la propria frustrazione con così tanta facilità inutilmente sugli altri. 

 

Ció che è veramente ripugnante ed immorale è proprio ciò che Lei e Suoi simili fate da mesi ormai senza alcun diritto. 

 

Se volete veramente aiutare, date la vostra millantata collaborazione ai nostri piani alti perché non siamo certo noi medici i vertici di questa situazione. 

Per il resto, se non ne avete voglia o non ne avete gli strumenti, abbiate almeno la dignità di smetterla di fare queste brutte figure. 

A Catanzaro “la bocca è una ricchezza” e purtroppo poi quando si parla a vanvera alcune figuracce, in Italia e nel Mondo, da catanzaresi ce le meritiamo". 

 

 

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