"Criticità non superate", i ministeri rinviano l'ok al contributo di solidarietà degli ultimi 2 anni per la sanità calabrese

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(FOTO ARCHIVIO)
  25 giugno 2024 20:41

di GABRIELE RUBINO

A inizio giugno la Calabria ha distribuito il primo contributo di solidarietà, riferito all'anno 2021, fra i vari enti del servizio sanitario regionale. Si tratta di 60 milioni annui e che rappresentavano una delle 'conquiste' ottenute con il famoso 'Decreto Calabria'. Ci sono in ballo altre due annualità, sempre da 60 milioni ciascuna, il cui assegno sembra però essere distante dall'essere staccato. 

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E' quanto emerge dal verbale del tavolo dei ministeri vigilanti (riunione dell'11 aprile scorso), in cui i 'Tavoli' affermano in maniera recisa: "valutano che allo stato non possa concludersi una complessiva valutazione positiva dello stato di attuazione del Programma Operativo ai sensi dell’Accordo Stato Regioni del 21/12/2022.  Pertanto, i Tavoli rinviano alle successive riunioni di verifica lo stato di attuazione del  Programma Operativo ai fini dell’erogazione delle predette somme (60 mln di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023)". 

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La posizione dei burocrati ministeriali è motivata con la "verifica annuale 2022, di cui alla riunione del 21 marzo  2023, e alla verifica annuale per l’anno 2023 di cui al presente verbale, ivi  ricomprendendo le valutazioni susseguenti i pareri resi dai Ministeri affiancanti  nell’attività di monitoraggio del Piano di rientro". E ancora, per "le criticità nel superamento delle verifiche adempimenti per anni anche datati" e "alle osservazioni effettuate su diverse leggi regionali, in parte evidenziate in questo  verbale, concernenti soprattutto il contrasto tra l’attività legislativa regionale in materia  sanitaria e le attribuzioni del mandato commissariale per il piano di rientro". Infine per il "mancato recepimento finora da parte del Commissario ad acta delle osservazioni rese dai Ministeri affiancanti e da questi Tavoli tecnici su diversi provvedimenti  commissariali che non risultavano in linea con il Piano di rientro". 

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