di FRANCESCA FROIO
Sono trascorsi 3 mesi ed una settimana dal crollo della strada verificatosi a Cropani, strada che rappresenta l’unico collegamento tra 3 famiglie residenti e la SS 106 che porta in paese.
Noi di la nuova Calabria siamo andati a vedere come si presenta oggi la situazione per le tre famiglie e lo abbiamo fatto chiedendolo ai protagonisti di questa disavventura.
Sono trascorsi più di tre mesi da quel terribile risveglio, come va oggi?
Ad oggi, come può vedere lei stessa nessuna novità, anzi, con la pioggia e l’arrivo della stagione invernale, la situazione si è aggravata e si presenta sempre più complessa ed insostenibile.
Nessuna soluzione alternativa dunque vi è stata concessa?
L’unica soluzione alternativa era lo sgombero. Ma capirà che avendo qui diversi animali domestici ed essendo la zona soggetta a furti, come già noto, invitarci a lasciare le nostre case per un tempo indefinito non è assolutamente accettabile.
La casa è da sempre considerata nell’ immaginario collettivo luogo di accoglienza e serenità, ma mi sembra di capire che per voi non è più proprio così.
Vede il fatto è che non è complesso solo dal punto organizzativo, è difficile ed insostenibile anche dal punto di vista umano e psicologico, e per comprenderlo basta mettersi per qualche secondo nei nostri panni. Tre mesi sono tanti e provi ad immaginare che Natale sarà per noi e le nostre figlie. È assurdo che ad otto anni una bambina chieda a Babbo Natale un strada per poter raggiungere la propria casa, non le pare?
In attesa che le indagini in corso giungano al termine, qual è il vostro appello?
Il nostro appello è semplicemente quello che qualcuno di competenza si metta una mano sulla coscienza e si mobiliti per attuare quella tanto decantata soluzione alternativa individuata nel tavolo tecnico tenutosi in prefettura il lontano 6 settembre. In quell’ occasione si era parlato appunto di una pista alternativa provvisoria mai realizzata.
Chi avrebbe dovuto occuparsene?
L'incarico era stato affidato al comune, invece i commissari prefettizi di competenza in quel periodo, hanno pensato bene di far trascorre due mesi ed una settimana prima di andare via hanno intimato ad RFI la realizzazione di una bretella alternativa, ma RFI attende l'esisto delle indagini. Malgrado le diverse richieste di informazioni e di sollecito inviate tramite mail in prefettura, nessuno ha mai risposto.
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