La Giunta comunale di Crotone ha approvato il progetto esecutivo per la demolizione delle opere abusive realizzate a punta Scifo, il complesso noto come Marine Park Village, sulla costa a sud della città, avviando così la fase operativa per il ripristino dell’area. L’intervento, proposto dall’assessore all’Urbanistica Giovanni Greco, riguarda un’area di rilevante interesse paesaggistico e ambientale, a ridosso della costa e all’interno della fascia dei 300 metri dalla battigia. Si tratta di un’operazione attesa da tempo, al centro di un lungo e complesso iter giudiziario e amministrativo, che ora entra nella fase esecutiva. Per realizzare il complesso turistico a Scifo era stata sbancata una collina per fare posto ad una piscina, realizzate basi di cemento armato per alloggiarvi 79 bungalow oltre a una struttura di 400 metri quadrati destinata a ristorante; finché nel febbraio 2017 la Procura della Repubblica di Crotone aveva sequestrato tutto, impedendo che il complesso fosse portato a compimento. Tra processi penali e vari ricorsi alla giustizia amministrativa, nel gennaio 2023, infine, il Consiglio di Stato ha definitivamente respinto i ricorsi dei titolari delle opere abusive, confermando la legittimità degli ordini di demolizione precedentemente emessi dal Comune. Il costo complessivo dell’intervento è stimato in 347.921 euro. Una parte dei fondi, pari a 173.960 euro, sarà coperta grazie al “Fondo per la demolizione delle opere abusive” del ministero delle Infrastrutture, la restante parte con risorse del Comune di Crotone per un importo equivalente. Parallelamente, l’amministrazione avvierà tutte le azioni necessarie al recupero delle somme anticipate, sulla base degli ordini di demolizione già emessi e rimasti fino ad oggi inottemperati.
Il progetto prevede la demolizione completa di un manufatto adibito a ristorante-pizzeria, situato a monte della piscina del complesso. Verranno inoltre rimosse le piastre di fondazione dei bungalow, la piscina di oltre mille metri quadrati e il basamento in cemento destinato ai locali tecnici. In tutti i casi è previsto il ripristino dello stato dei luoghi, senza compromettere la stabilità del pendio. Le demolizioni saranno eseguite meccanicamente, con separazione delle strutture in cemento dalle armature in ferro. I materiali inerti, una volta analizzati, saranno avviati al riciclo presso strutture specializzate. L’obiettivo dichiarato dall’amministrazione è il ripristino della legalità e la tutela effettiva del patrimonio naturale. “Confermiamo il nostro impegno per la legalità e per la difesa del nostro territorio”, ha dichiarato il sindaco Vincenzo Voce.
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