Denunciato per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche: sequestrati beni per circa 60 mila euro
03 febbraio 2022 10:06Partecipa ad una rissa avvenuta nei pressi del Pronto soccorso dell'ospedale di Crotone benché percettore di pensione di invalidità per cecità totale e per questo è stato denunciato per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e gli sono stati sequestrati beni per circa 60 mila euro, l'ammontare delle somme illecitamente percepite.
A scoprirlo sono stati i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Crotone ai quali la Procura della Repubblica ha chiesto un approfondimento investigativo sulla posizione dell'uomo, un 31enne veronese attualmente residente a Crotone, dopo che questo aveva partecipato alla rissa, avvenuta a metà 2020 e per la quale era stato denunciato all'epoca. Grazie all'analisi dei filmati ripresi dalle telecamere dell'ospedale, i finanzieri hanno verificato come l'uomo, durante la colluttazione, infliggesse e schivasse colpi palesando, secondo l'accusa, capacità visive.
Gli approfondimenti investigativi hanno, inoltre, consentito di ricostruire l'iter istruttorio che ha portato l'indagato ad avere il riconoscimento dell'invalidità per cecità assoluta. E' stato così appurato che l'uomo dopo aver ricevuto il parziale diniego dall'Inps di Parma, dove in quel periodo era residente, che gli concedeva la pensione di invalidità ma non anche l'indennità di accompagnamento, aveva presentato una nuova richiesta, questa volta all'Inps di Crotone al quale, per superare l'ostacolo della competenza territoriale, ha dichiarato falsamente di essere residente nella città pitagorica.
Il 31enne è così riuscito a a farsi riconoscere, oltre alla pensione di invalidità civile per cecità totale, anche la relativa indennità di accompagnamento, ottenendo, dal 2018 e fino ai primi mesi del 2021, benefici economici per circa 60 mila euro. A fine 2020, l'uomo, di propria iniziativa, aveva comunicato all'Inps la ripresa della vista. Non è escluso che lo abbia fatto perché consapevole di poter essere oggetto di indagini vista la sua condizione di invalidità alla luce della sua partecipazione alla rissa.
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