Crotone, il Tar ha bocciato l'ordinanza regionale che disponeva l'arrivo dei rifiuti da Cosenza

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La discarica Columbra a Crotone
  24 marzo 2022 17:00

L’ordinanza contingibile e urgente, con cui il Presidente della Regione Calabria, nell’estate scorsa, ha disposto i conferimenti dei rifiuti provenienti dalla provincia di Cosenza presso la discarica di località Columbra, a Crotone, è illegittima.

A statuirlo è stato il T.A.R. della Calabria, con sentenza depositata il 24 marzo 2022, accogliendo due ricorsi, uno proposto, a tutela della salute pubblica, dal Comune di Crotone e dall’A.T.O. Rifiuti di Crotone (che riunisce i 27 Comuni crotonesi), rappresentati e difesi dall’avvocato Gaetano Liperoti, e l’altro proposto dalla società Sovreco s.p.a., proprietaria dell’impianto, a tutela di interessi imprenditoriali, con gli avvocati Nico Moravia, Tommaso Filippo Massari e Veronica Anna Tedesco.

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La questione, nel luglio scorso, aveva fatto saltare dalla sedia i Sindaci del Crotonese, che intrapresero forme di protesta alla notizia che la Regione Calabria avesse nuovamente individuato, come soluzione all’emergenza rifiuti estiva, la discarica privata di Crotone come impianto ove smaltire rifiuti urbani provenienti da mezza Calabria.

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Il T.A.R. ha chiarito che “condizioni per l’adozione dell’ordinanza contingibile ed urgente sono la sussistenza di un pericolo irreparabile ed imminente, non altrimenti fronteggiabile con i mezzi ordinari apprestati dall’ordinamento, la provvisorietà e la temporaneità dei suoi effetti e la proporzionalità del provvedimento; non è, quindi, legittimo adottare ordinanze contingibili ed urgenti per fronteggiare situazioni prevedibili e permanenti o quando non vi sia urgenza di provvedere, intesa come assoluta necessità di porre in essere un intervento non rinviabile, a tutela della incolumità pubblica”.

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“La questione – afferma l’avvocato Gaetano Liperoti – venne in parte sopita con un “correttivo” adottato dalla stessa Regione che ridusse i costi di smaltimento, ma il danno ambientale in termini di volumi consumati nella discarica crotonese si era ormai prodotto, e così, all’udienza del 19 gennaio scorso, abbiamo insistito, come Comune e A.T.O. Rifiuti di Crotone, perché venisse accertata l’illegittimità di un provvedimento che viola i principi di autosufficienza e di prossimità, fissati dal Codice dell’ambiente, anche al fine di scongiurare che simili scelte vengano reiterate in futuro e affinché la Regione si attivi, anche sostituendosi agli Enti inadempienti, perché il sistema di smaltimento rifiuti in Calabria sia territorialmente equilibrato”.

La sentenza ha annullato l’ordinanza presidenziale n. 46/2021, nonché i relativi provvedimenti attuativi adottati dal Direttore generale del Dipartimento Tutela dell’ambiente ed ha condannato la Regione Calabria al pagamento delle spese in favore dei ricorrenti.

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