“Per rispetto nei confronti dei numerosi profughi ucraini, per i quali i botti ricordano il dramma del fragore delle bombe che sta distruggendo il loro paese, quest’anno le comunità potrebbero sospendere la programmazione dei fuochi pirotecnici. Si tratta di una scelta (già adottata spontaneamente da alcune parrocchie) che mi pare degna di essere presa seriamente in considerazione da tutti”.
E' l'indicazione che l'arcivescovo di Crotone Santa Severina monsignor Angelo Panzetta ha dato alle comunità parrocchiali della sua diocesi che si apprestano, dopo due anni di interruzione dovuta alla pandemia, a celebrare le feste patronali. A cominciare dalla più importante, quella in onore della Madonna di Capo Colonna che si terrà il prossimo 15 maggio con il consueto pellegrinaggio al promontorio Lacinio ma, a questo punto, senza gli scenografici fuochi pirotecnici che solitamente salutano il 'ritorno' della Vergine nel Duomo di Crotone.
Ma c'è di più. Per l'arcivescovo Panzetta, infatti, “sarebbe difficile da sostenere eticamente anche la scelta, operata in tempo di crisi e di povertà diffusa, di 'bruciare' somme consistenti di denaro anche per luminarie dispendiose o per spettacoli che risultino economicamente troppo onerosi”.
Il presule in proposito indica come linee guida nella celebrazione delle feste patronali “la sobrietà per vivere la festa con la responsabilità di comunità che usano con discernimento il denaro; la solidarietà per vivere la gioia di condividere con i poveri, soprattutto per chi ha perso tutto nella guerra, come tanti fratelli Ucraini”. Panzetta in ogni caso si dice “consapevole che si tratta di indicazioni e proposte che in alcuni casi potrebbero suscitare discussioni e malumori, ma non dobbiamo in nessun caso abbandonare la via di un discernimento razionale che deve essere realizzato alla luce del Vangelo e del tempo particolare che stiamo vivendo”.
E in effetti le polemiche non si sono fatte attendere. Il comitato di quartiere San Francesco, di fronte a quella che definisce “una pretestuosa quanto parziale visione degli accadimenti internazionali”, annuncia che intende sostituirsi alla diocesi lanciando una sottoscrizione con la dicitura “cento colpi per Maria” per organizzare i fuochi pirotecnici e mettendo a disposizione i propri “specialisti in armamenti”. Per il comitato di quartiere “Maria SS di Capocolonna è del suo Popolo non dei preti o dei politici di turno!”.