Per il gesto eroico con cui aveva strappato alla morte una giovane dottoressa dell’ospedale di Crotone, il capo dello Stato, Sergio Mattarella, lo aveva insignito dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica. Ma il sogno di Mustapha El Aoudi, ambulante marocchino di 43 anni, era quello di diventare cittadino italiano, dopo oltre trent'anni di lavoro in Italia. Un sogno che adesso si è avverato. Il Consiglio dei ministri gli ha concesso la cittadinanza italiana, su proposta del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, per meriti speciali, “in considerazione - recita il provvedimento - dell’atto eroico di cui si è reso protagonista, intervenendo in difesa di una dottoressa, aggredita all’esterno dell’ospedale presso il quale prestava servizio, consentendo l’arresto dell’aggressore”.
Era il 4 dicembre del 2018 quando Mustapha El Aoudi, che come ogni giorno se ne stava con la sua bancarella davanti all’ospedale cittadino, sentì le urla di una donna che chiedeva aiuto. Maria Carmela Calindro, dottoressa dell'ospedale San Giovanni di Dio di Crotone, era a terra mentre un uomo – poi condannato in via definitiva per l'aggressione – la colpiva con un cacciavite. Mustafa non ci pensò due volte e si gettò addosso all'uomo, disarmandolo e bloccandolo.
A quel punto intervennero alcuni poliziotti in borghese che si trovavano sul luogo e l’aggressore venne arrestato. “Quella di diventare italiano era il mio sogno”, ha affermato Mustapha El Aoudi. “Questo è il mio paese, ci vivo da quando avevo 10 anni. Sono arrivato a Crotone il 25 ottobre del 1990 ed anche se ho le mie radici in Marocco, io mi sento italiano: qui sono cresciuto, i miei figli vanno a scuola qui. Io vivo e lavoro qui”.
Un lavoro, quello di ambulante, con il quale ha tirato su la sua famiglia. Appresa la notizia la dottoressa Calindro ha subito telefonato al suo amico Mustapha per manifestargli tutta la sua soddisfazione.