Crucoli. La triade commissariale si difende: ecco la verità sulla nostra gestione del Comune
Crucoli
30 settembre 2020 14:36
Al termine oramai del mandato per la gestione del Comune di Crucoli, la commissione, composta dal dott. Aldo Lombardo, dott. Salvatore Tedesco e dal dott. Francesco Giacobbe, "dopo aver subìto, nell’arco dei due anni di gestione, numerosi e gravi attacchi da parte dell’ex sindaco (deposto ai sensi dell’art. 143 - scioglimento dell’ente per mafia) e sul quale pende ricorso per Cassazione per la decisiva pronuncia di incandidabilità ai due turni elettorali prossimi, intende restituire - si legge nella nota - all’opinione pubblica la piena verità e l’attualità dei fatti sugli argomenti oggetto di tali attacchi".
Ecco i punti.
DISSESTO FINANZIARIO - L’inevitabile ricorso al dissesto finanziario si è imposto per la concomitante limitatezza dell’Ente ad ottemperare al pagamento dei debiti certi, liquidi ed esigibili in bilancio e fuori bilancio e la incapacità strutturale di realizzare i crediti ed accertare e riscuotere i tributi comunali, in una evidente situazione di squilibrio finanziario sia sostanziale che di liquidità. Ogni diversa valutazione è da considerarsi assolutamente distorta.
Già per il rendiconto dell’anno 2010 era stata evidenziata dalla Corte dei Conti la necessità dell’adozione da parte dell’Ente di immediati correttivi volti ad impedire il protrarsi della situazione ed evitare che lo stesso possa precipitare in futuro in una situazione deficitariamente strutturale.
Non solo non si diede seguito a tali indicazioni, ma nemmeno ci si preoccupò di relazionare alla Corte dei Conti sulle criticità segnalate, cosi come peraltro era stato disposto anche dal Consiglio Comunale nella seduta del dicembre 2012, protraendo così le decennali anomalie tuttora presenti e che hanno determinato l’attuale situazione.
I vincoli normativi imposti dal dissesto finanziario, ovviamente, hanno condizionato e condizionano costantemente l’attività amministrativa dell’Ente.
SEGRETARIO COMUNALE - La necessità di disporre a tempo pieno dell’attività di un segretario comunale e di un ufficio affari generali è del tutto intuitiva in chi ha esperienza del funzionamento di un ente locale. Per il Comune di Crucoli tale scelta si è imposta soprattutto per la disorganizzazione amministrativa dell’Ente, incontrata fin dall’insediamento di questa commissione, che ha impedito persino una chiara, precisa e puntuale conoscenza dei fatti, nonché la ricostruzione cronologica dell’evoluzione dei singoli procedimenti amministrativi, rendendo estremamente difficoltoso la conoscenza e l’inquadramento della gestione dell’Ente stesso, impedendo l’attuazione di una normale attività amministrativa, che tenesse distinte, finalmente, le attività di gestione da quelle di indirizzo del Comune, prima unificate nel particolare “dinamismo jolly” del Sindaco uscente.
RACCOLTA RIFIUTI - La gestione dei rifiuti è stata sin dall’inizio del mandato commissariale estremamente problematica per due particolari motivi: 1) si è dovuto procedere allo smaltimento dei rifiuti indifferenziati, allocati illegalmente all’interno del centro RAE, adibito in tal modo a discarica. L’espediente di togliere la spazzatura dalle strade per essere poi illegalmente depositata in discarica abusiva era stato utilizzato per illudere l’opinione pubblica locale che il servizio di raccolta rifiuti era normalmente svolto; 2) la prestazione veniva effettuata con operai ed autisti assunti illegalmente tramite agenzia interinale, con conseguente lievitazione dei costi per il Comune ed eludendo la normativa in materia di assunzioni nel pubblico impiego cui è sottoposto l’ente locale.
Alla luce di ciò abbiamo quindi proceduto ad esternalizzare il servizio raccolta rifiuti, pur nelle ristrettezze finanziarie imposte dalla gestione del bilancio per l’anno 2019 e 2020, facendo riferimento, in via provvisoria, all’ultimo bilancio approvato e relativo all’anno 2018. Nonostante tali limitazioni si è potuto garantire alla cittadinanza che il servizio si volgesse secondo i parametri non solo della economicità ma anche della piena efficacia ed efficienza.
Nel corso delle due ormai decorse stagioni estive, caratterizzate dal fortissimo incremento della popolazione residente per l’afflusso turistico, il servizio di raccolta è stato regolarmente espletato quotidianamente, ad eccezione di qualche singola giornata di mancata raccolta, dovuta al sempre problematico conferimento dei rifiuti in discarica non certo ascrivibile a questa amministrazione straordinaria, la quale, altresì, in nessun caso avrebbe mai potuto autorizzare lo sversamento dei rifiuti all’interno del centro RAE, come si è fatto in passato, realizzando, sostanzialmente, una vera e propria discarica abusiva, priva di controlli e di garanzie per la salute pubblica.
ENERGIA ELETTRICA - Il comune ha ricevuto “in eredità” la fornitura di energia elettrica per la pubblica illuminazione in regime di mercato di salvaguardia, per effetto dell’indebitamento pregresso per il mancato pagamento ai fornitori di quanto ad essi dovuto. Da ciò sono derivati maggiori debiti fuori bilancio (il debito era stato inscritto in bilancio per un importo di 120.000 euro a fronte di una spesa effettiva di 350.000 euro riferiti ad un solo anno) e da ciò l’evidente accumulo dei debiti negli anni.
Per liberare l’Ente dal predetto perverso mercato di salvaguardia si è dovuto procedere alla razionalizzazione della spesa, riducendo alternativamente, nelle ore notturne, l’accensione dei lampioni della pubblica illuminazione. Pertanto, dal decorso mese di luglio 2020 con l’approvazione del bilancio stabilmente riequilibrato, l’Ente è stato ammesso al mercato ordinario liberandosi così da quello di salvaguardia e realizzando così già una sostanziale riduzione della spesa pubblica.
LAVORI CASTELLO - Il finanziamento ad
oggi non è stato ancora erogato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, in quanto il Comune ha un debito con l’ente di previdenza di circa 70.000 euro per contributi del personale non versati negli anni decorsi (debito che potrà essere sanato soltanto dall’OSL (Organo Straordinario di Liquidazione) per permettere al comune di Crucoli di presentare un regolare documento di contribuzione previdenziale
FINANZIAMENTO PON LEGALITA’ - Doveva servire alla ristrutturazione dell’immobile ex Asilo di Crucoli da adibire a centro Sprar: l’Ente ha rinunciato in quanto il centro era già stato chiuso ed il finanziamento prevedeva comunque una compartecipazione del 10% da parte del Comune, già in dissesto finanziario.
REFEZIONE SCOLASTICA - E’ stata assicurata dall’ente fino al 31.12.2019 con fondi previsti nel bilancio provvisorio 2019, ma poi, nella stesura dell’ipotesi di bilancio riequilibrato da far approvare da parte del ministero, si è dovuto procedere alla copertura totale della spesa, attraverso le singole quote versate dagli utenti che ne facessero richiesta.
LAMPADE VOTIVE CIMITERIALI - E’ stato accertato che la gestione delle lampade votive dei cimiteri di Crucoli e di Torretta era affidata ad un privato senza alcun affidamento formale. Si è pertanto proceduto a far cessare tale situazione di illegalità ed il servizio attualmente viene gestito direttamente dall’Ente che lo ha potuto anche migliorare procedendo ad effettuare i necessari lavori di adeguamento e messa in sicurezza della linea elettrica dei due cimiteri.
BIBLIOTECA COMUNALE - I locali in oggetto (plesso scuole Elementari di Torretta) sono stati a suo tempo ristrutturati con fondi della legge 23/96 “norme per l’edilizia scolastica” nell’ambito, appunto, della ristrutturazione di locali scolastici nell’anno 2017. Non sono mai stati finanziati interventi finalizzati all’utilizzo dei medesimi per adibirli esclusivamente a biblioteca. La quale, tra l’altro, era stata affidata a soggetti privati senza alcuna convenzione con l’Ente titolare dell’immobile ed utilizzata a scopo di lucro per corsi di lingua straniera, considerando, viceversa, che non ne è stato mai inibito l’utilizzo e men che mai sottratto all’impiego dei cittadini che volessero fruirne.
ASILO NIDO TORRETTA - Realizzato con un Progetto PAC PNSCIA a titolarità diretta dell’Autorità di Gestione dei servizi per l’infanzia, che prevedeva la durata di un anno, aveva aperto la sua attività nel 2017 e poi fatto ripartire da questa Commissione nel mese di novembre 2018, con gestione delle attività fino al 30 giugno 2019, termine ulteriormente prorogato fino al 31 dicembre dello stesso anno, grazie al recupero delle somme non utilizzate nel 1° semestre.
Oggi al fine di dare un servizio di continuità la stessa Commissione Straordinaria ha fatto la scelta di non avvalersi della convenzione (comunque scaduta) con Copross ed entrare nella Comunità d’Ambito per la Gestione dei Servizi Sociali che fa capo al Comune di Cirò Marina: in tal modo, tramite manifestazione d’interesse in fase di pubblicazione, verrà assicurata per i prossimi tre anni l’assistenza all’Infanzia a 16 bambini, utilizzando la struttura sita in Torretta e già accreditata dal mese di luglio 2020 con il suddetto Ambito di Cirò Marina.
Inoltre, grazie a questo passaggio, alcuni anziani del territorio sono stati beneficiari di servizi di assistenza grazie alla somma di euro 11.992,08 erogata all’ente comunale tramite il Fondo Nazionale per le non autosufficienze.
SPRAR FAMIGLIE - Nel precedente affidamento diretto, l’ente gestore COPROSS (Ente Pubblico non Economico) ha evidenziato di non essere in grado di gestire il centro (allocato presso i locali ex asilo di Crucoli) per mancanza di capacità economico finanziaria (vedi rinuncia in data 20 febbraio 2019) con conseguente chiusura a seguito di sopralluogo disposto da Ministero dell’Interno in quanto gli ospiti erano stati lasciati senza la minima assistenza di operatori e senza viveri.
SPRAR MINORI - Anche in questo caso si era proceduto all’affidamento diretto all’ente gestore CORIS (privato) con autorizzazione provvisoria al funzionamento a far data dal 2016 e senza successiva autorizzazione da parte della Regione Calabria in quanto gli ospiti erano allocati in un immobile (ex scuola media di Crucoli) privo di certificazioni di agibilità e abitabilità.
EROSIONE COSTIERA - E’ ben visibile a tutti il danno causato dagli interventi di somma urgenza consistenti nella realizzazione di pennelli (e non pennellini come vengono definiti da chi li ha abusivamente realizzati) frangiflutti in massi ciclopici disposti nelle adiacenze dei Lidi Jumping e Brutium perpendicolarmente alla linea di battigia e che interessano oltre all’arenile anche lo specchio d’acqua antistante.
Al riguardo, a questa commissione, appena insediata, è stato notificato un verbale di 30.000 euro da parte dell’Agenzia delle Dogane, per opere realizzate nel demanio marittimo senza le necessarie autorizzazioni e per il quale ha dovuto intraprendere azione di difesa legale. Inoltre, al fine di dare risposte concrete alla Procura della Repubblica, è stato fatto atto di indirizzo al Responsabile dell’Area Tecnica affinché si potesse avere un parere tecnico competente in materia, nello specifico sull’incidenza della realizzazione dei pennelli sull’erosione costiera senza uno studio adeguato.
E nella relazione redatta dal sopra citato Ufficio Tecnico, datata 1 luglio 2020 ed alla luce dello studio specialistico affidato all'Ing. Alberto Borsani di Paola (CS), si legge tra l’altro che “in effetti nel richiamato Studio dell'Ing. Borsani, viene evidenziato che la presenza dei pennelli, seppur limitato ad un breve tratto compreso tra i 50 ed i 70 metri a cavallo degli stessi, ha comunque provocato un disequilibrio della naturale linea di costa determinando un lieve avanzamento della linea di costa a Nord ed un contestuale lieve arretramento a Sud,… ma viene altresì evidenziato che tali strutture hanno un effetto molto limitato sul regime della dinamica costiera, che sicuramente non risolvono il problema dell'erosione ne hanno alcuna utilità a mitigarne gli effetti creando disequilibri con accentuazione del fenomeno erosivo dei tratti posizionati a sud nelle immediate vicinanze degli stessi.”
INCONTRO PUBBLICO - Infine, in merito alla tanto sbandierata richiesta di un incontro con la cittadinanza, occorre precisare che, in ogni caso, non è stato possibile dare seguito a tali richieste per l’incombente pandemia (la richiesta è pervenuta il 2 marzo 2020) e nemmeno è stato possibile comunicare tale ultima determinazione in quanto gli istanti non hanno, a loro volta, indicato un qualsiasi riferimento cui rapportarsi (l’indirizzo di posta elettronica del mittente dell’istanza di incontro non sembra corrispondere ad alcuno dei firmatari della richiesta stessa).
Inoltre, non è stato comunque ritenuto opportuno promuovere il citato incontro in quanto era stato avvedutamente paventato a questa Commissione che i firmatari della richiesta, non solo domandavano “formalmente un incontro…, nella logica di dialogo e confronto con i cittadini” su alcune problematiche elencate nell’allegata petizione ma prospettavano anche la possibilità di esporre “idee e proposte per investimenti” che potevano ritenersi provenienti da alcuni sottoscrittori della domanda facenti parte della precedente compagine amministrativa, sciolta proprio in quanto, secondo il relativo D.P.R., permeabile a condizionamenti esterni della criminalità organizzata: in sostanza, facendo entrare dalla finestra quello che era stato fatto uscire dalla porta.