Il comparto forestale e il suo indotto dovrebbero rivestire per la Calabria un’importanza primaria, in considerazione del fatto che la maggior parte del territorio regionale è coperto da boschi e foreste. Purtroppo, però, il settore continua a non essere adeguatamente considerato e valorizzato, anzi viene quotidianamente mortificato. In particolare, principalmente nella provincia di Cosenza, ormai da diverso tempo assistiamo al drastico rallentamento delle istruttorie dei progetti di taglio e delle richieste di autorizzazioni dei piani di gestione, soprattutto a causa della carenza di personale specializzato e competente. Una situazione difficile da tollerare e da guardare restando inermi.
“L’UOA Forestazione - dichiara Francesco Cufari, presidente della Federazione degli Ordini dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Calabria - è una risorsa fondamentale per la tutela e la manutenzione dei nostri boschi, oltre a rappresentare un’importante unità operativa per la prevenzione dei rischi idrogeologici, ambientali e degli incendi boschivi. La scelta della Regione Calabria di non potenziare la dotazione di personale specializzato (agronomi e forestali) nell'UOA forestazione è, quindi, un duro colpo per l’intero comparto della forestazione regionale, aggravando una situazione già critica per quanto riguarda il rilascio delle autorizzazioni”.
Cento anni fa in Europa c'erano meno foreste di oggi e queste ogni anno crescono. Anche l'Italia e la Calabria ricadono in questa tendenza. Il fatto che ci siano più foreste di un secolo fa è una buona notizia. Tuttavia, la ragione principale dietro a questa tendenza è l'abbandono legato a fattori socio-economici delle zone marginali e la migrazione verso le aree urbane. Quindi sì, la foresta è tornata, ma spesso il presidio del territorio, tanto utile per la protezione da disastri ambientali, è venuto a mancare. La scarsa attenzione riservata a livello regionale agli interventi forestali e la mancanza di un approccio strategico alla materia, in termini di tutela e valorizzazione del patrimonio e sviluppo delle filiere produttive ad esso collegate, impongono azioni incisive e in tempi brevi. L’auspicio della Federazione è che le istituzioni regionali riconoscano l’importanza strategica delle risorse forestali che, soprattutto nelle aree rurali marginali, oltre a determinare un valore economico diretto e indiretto, interagiscono e influenzano tematiche ambientali, socioculturali e di gestione e sicurezza del territorio. Basti pensare al ruolo fondamentale che il nostro patrimonio boschivo riveste per il bilancio della CO2, per la conservazione della biodiversità sia vegetale che animale, per il comparto del turismo ambientale, ecc.
“Rinnoviamo, dunque, con fermezza l’invito al nuovo Governatore non appena si insedierà ufficialmente di intervenire con azioni concrete, - conclude Cufari - come quella che avevamo già proposto in fase di campagna elettorale, attraverso l’accorpamento all’interno dell’Assessorato all’Agricoltura del settore Forestale o prevedendo l’istituzione di uno specifico Assessorato alla Forestazione. Riteniamo, inoltre, di fondamentale importanza la predisposizione di un Piano Strategico Regionale, in linea con quello Nazionale, al fine di definire le strategie da adottare a medio e a lungo termine puntando ad un potenziamento e qualificazione delle strutture regionali.”
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