Cultura e istruzione. Caraffa non lascia indietro nessuno con sussidi per l’attività scolastica e nuovi libri per la biblioteca

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Serena Notaro

Approvato dalla Giunta comunale il piano di ripartizione spese per i fondi scolastici e in arrivo nuovi testi di narrativa e di cultura arbëreshë.

  29 novembre 2020 09:14

di CLAUDIA FISCILETTI

Con la cultura nessuno resta indietro, è questo il collante di tutte le iniziative che stanno prendendo vita nel Comune di Caraffa, in provincia di Catanzaro, finalizzate a rendere “a portata di mano” l’istruzione in un momento complesso causato dall’emergenza sanitaria.

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A renderlo noto è il consigliere comunale con delega alla Pubblica Istruzione, Serena Notaro, che fa presente come, con le lezioni in presenza in ripresa dal 30 novembre per l’Istituto comprensivo “Sabatini”, la Giunta comunale, presieduta dal sindaco Antonio Sciumbata, ha approvato il Piano comunale di riparto delle spese del “Fondo regionale per il piano scuola”.

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“Il riparto delle spese prevede quasi 4mila euro che permetteranno di rafforzare l’inclusione di quegli alunni più fragili mediante un sussidio per il servizio mensa e per la comunicazione, oltre all’aggiunta nel personale scolastico di altre due figure di sostegno”, spiega il consigliere Notaro che si augura, nell’anno nuovo, che l’attività scolastica in presenza sia possibile anche per le seconde e terze medie, virus permettendo: “Rimane comunque il nostro spirito propositivo in un momento del genere”.

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Si arricchisce anche la biblioteca del museo “Giuseppe Gangale”, con l’arrivo di nuovi testi di narrativa e di cultura arbëreshë, grazie al contributo di circa 2mila euro ricevuto dal Ministero per i beni e le attività culturali. “L’auspicio è quello che questi nuovi testi possano essere utilizzati dai nostri giovani, anche come attività extrascolastica, non appena tutto tornerà alla normalità”, continua il consigliere Notaro.

Il museo Gangale, poi, è fatto anche dagli operatori volontari del servizio civile che, con l’arrivo del covid, hanno visto fermarsi la loro attività. Uno smacco per il lavoro di promozione turistica che stavano svolgendo i volontari facenti parte del progetto “Carlo Acutis” curato dal Centro studi Futura. Anche in questo caso l’auguri del consigliere Notaro è quello di “poter avere una parvenza di normalità con l’anno venturo, in modo tale che questi ragazzi non stiano più ‘fermi’ e possano concludere il loro servizio civile nel mese di aprile”.

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