"Per il rinnovo del Consiglio Comunale e del Sindaco di Cutro, la speranza di avere un'Amministrazione seriamente capace e innamorata del vero bene comune, in grado di prendersi cura responsabilmente alla luce del sole ed efficacemente del paese.
I prossimi candidati a Sindaco e i prossimi papabili consiglieri comunali, chi vincerà, comunque, dovrebbe avere chiaro e netto il bisogno avvertito dai Cutresi e dalle sue frazioni S. Leonardo di Cutro e Steccato di Cutro di uscire dal mero clientelismo e dal malaffare.
I cittadini di Cutro sono stanchi di leggere sulla stampa di inchieste e arresti legati alla rete fitta di rapporti tra ndrangheta, mondo della politica, mondo delle professioni, situazione questa, certamente drammatica e che ancora più drammatica per la relazione che riguarda il rapporto tra politici corrotti e cittadini.
La politica deve tornare ad essere tale, nel vero senso della parola, cioè quella che nasce dall'uomo per realizzare il bene comune, di cui oggi Cutro ne ha bisogno.
La politica deve tornare ad essere servizio per la collettività, questo vale a livello nazionale, regionale, ma deve valere ancora di più per il nostro paese di Cutro, se vogliamo uscire fuori dell'isolamento e dell'emarginazione sociale ed economico.
Il potere non può essere a beneficio che lo esercitano, ma a beneficio della Comunità e di tutti i membri che la compongono.
La politica è, infatti, chiamata per sua natura a creare una Società giusta, ad eliminare le condizioni che creano condizioni di disuguaglianza ed ingiustizie.
Il nuovo Consiglio comunale con a capo del nuovo Sindaco che verrà eletto dovrebbe instaurare un clima di rispetto delle norme dando per primo, l'esempio di adesione a quanto esse stabiliscono. Solo se tale adesione sarà visibile nelle istituzioni che maggiormente sono rappresentative della popolazione, si potranno porre le condizioni perché i Cutresi con le frazioni abbiano la speranza di un futuro fatto di lavori onesto, retribuito in modo regolare, in grado di poter sfruttare le risorse, senza che esse rischiano di venire deturpate da gestioni poco trasparenti.
Il nuovo Sindaco, il nuovo Consiglio comunale dovrebbero promuovere la elaborazione di un vero e proprio patto di sviluppo che dovrebbe vedere coinvolte, senza distinzioni, tutte le forze politiche, la chiesa, le associazioni presenti nel territorio, e a tutti coloro che, hanno cuore le sorti del paese e che possono dare il loro contributo spontaneo e costruttivo per individuare valide strategie su temi importanti quali: infrastrutture, ambiente, sviluppo economico e produttivo, turismo, cultura, valorizzazione dei prodotti tipici locali, riqualificazione delle frazioni, valorizzazione del patrimonio artistico.
È auspicabile, infatti, che questo nostro paese, che ha tante cose belle, non continui a svuotarsi, possa continuare a vivere nella normalità come tanti paesi della provincia, non si trasformi in un dormitorio o in un ospizio, riconquisti un concreto ruolo di un paese e diventi un polo di attrazione culturale, economico e sociale, un paese vivo e attrattivo per turisti e residenti, accogliente e sostenibile per tutti.
Solo cosi potremo veramente sperare di votare pagina e di non vivere di sogni e promesse e costruire il paese che vogliamo".
Salvatore Lerose
Ex Funzionario Regione Calabria
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