Riceviamo e pubblichiamo
Anche quest'anno, ringraziando Dio, si avvicina il mese di Ramadan che inizierà ufficialmente domani 11 marzo 2024. Il pensiero, considerando la situazione nel mondo, va ai fratelli ed alle sorelle che vivono in forte difficoltà, per la guerra, per la povertà, per il freddo.
Secondo l’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani, nel 2021 le persone uccise e identificate nel conflitto in Siria, erano oltre mezzo milione. Situazione aggravata dalla crisi climatica e dal terremoto del 6 febbraio 2023 che ha stravolto ulteriormente la vita di 9 milioni di persone. Senza elencare tutti gli altri Paesi che vivono difficoltà simili come Sudan, Congo ecc.
Secondo il rapporto Global Humanitarian Overview, nel 2024 le persone bisognose di aiuti umanitari sono 300 milioni. Possiamo forse dimenticare i nostri fratelli e le nostre sorelle palestinesi che da più di 70 anni subiscono soprusi, violenze, vengono allontanati dalle proprie case e dalla propria terra (quando non vengono uccisi brutalmente), con l'unica colpa di essere musulmani e di non voler abbandonare la propria casa, la propria terra?
Di questi tempi, molti, si "stizziscono" quando si volge un pensiero alla Palestina ed ai palestinesi, quasi fosse strano, sbagliato, per chissà quale ragione!
Noi non ci siamo mai pronunciati su questo argomento e non vogliamo assolutamente che passi il messaggio sbagliato: ogni forma di violenza è sbagliata!
Non si possono e non si devono dimenticare tutte le persone (soprattutto civili) uccise ingiustamente dal 14 maggio 1948 ad oggi in Palestina, a causa dell'apartheid (violazione del diritto internazionale, dei diritti umani e crimine contro l'umanità) in atto.
È a tutte le sorelle e fratelli, ma soprattutto quelli in difficoltà, che va il nostro pensiero, Ramadan è il mese in cui ci priviamo del cibo e dell'acqua per avvicinarci a chi come loro vive di stenti. Secondo la sunna del nostro profeta Muhammad, dovremmo consumare 1/3 del cibo ed 1/3 dell'acqua che normalmente consumiamo quotidianamente. Raccomandiamo ai fratelli ed alle sorelle in Italia di seguire le indicazioni, l'eccesso ci allontana dal vero e profondo senso di questo mese sacro. Ci concentreremo maggiormente sulla preghiera e sulla lettura della parola di Dio, sperando, che il nostro digiuno e le nostre preghiere vengano accolte.
Nel frattempo sarebbe un grande segno di vera fede, oltre che di umanità, accettare le richieste palestinesi, di cessare il fuoco.
L'associazione musulmana di volontariato Dar Assalam augura, a tutti i fratelli e le sorelle musulmani, Ramadan Mubarak.
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