di FRANCESCO IULIANO
Domenico Ciruzzi ricorda Vincenzo Siniscalchi. Lo ha fatto accettando l’invito della Scuola territoriale di formazione della Camera Penale di Catanzaro "A. Cantàfora" che ha organizzato la presentazione del libro di Domenico Ciruzzi "Vincenzo Siniscalchi - Da Maradona a Fellini, storia di un penalista e intellettuale che ha fatto scuola” (Armando De Nigris Editore).
Un’opera che ripercorre la straordinaria carriera e la poliedrica personalità di Vincenzo Siniscalchi, scomparso un anno fa, esponente di spicco della scuola forense partenopea, parlamentare per più legislature e componente del Consiglio Superiore della Magistratura.
All’incontro, allestito nella sala Concerti di Palazzo de Nobili, hanno partecipato, moderati dall’avvocato Danilo Iannello, il Procuratore aggiunto di Catanzaro, Giancarlo Novelli e l’avvocato Aldo Casalinuovo.
In apertura hanno portato i saluti gli avvocati Alessandro Guerriero, Valerio Murgano ed il presidente della Camera Penale di Catanzaro, Francesco Iacopino.
Figura di primo piano dell’avvocatura contemporanea - è stato detto -, Siniscalchi ha coniugato competenze professionali d’eccellenza con una profonda passione civile, un forte impegno politico ed una costante attenzione ai diritti umani e alla tutela degli ultimi.
Un grande Maestro del diritto, e non solo. Un avvocato straordinario, il più colto, il più moderno e innovativo di tutti. Un grande intellettuale.
Per Domenico Ciruzzi, amico, collega e stretto collaboratore, Siniscalchi “ha rappresentato la figura di un avvocato moderno, contemporaneo, che ha sfidato e compreso, prima di molti altri, la rivoluzione mediatica che era in corso. L’ha anticipata. Ne ha capito gli effetti nefasti prima di tanti anche prima delle accademie che si sarebbero dovute occupare un po' di più di questo tema. E’ stato uno dei primi a capire il sovvertimento che c'era rispetto al rapporto, per esempio, tra media ed indagini, i rapporti di influenza che si sarebbero creati. Ha cambiato anche il modo oratorio forense. Non ha avuto solo modelli del passato. Non si è riferito solo a modelli imitativi del passato. Ha cercato, attraverso la sua grande cultura umanistica. E’ riuscito a dare una svolta al garantismo pieno non tirandosi mai indietro nel difendere le persone senza alcuna distinzione tra i reati e le persone imputate”.
“Da Maradona a Fellini”, racconta anche le passioni di Siniscalchi. “Persone così diverse - ha aggiunto Ciruzzi -. Nel libro racconto un episodio particolare. Quando mi portò negli spogliatoi del grande Maradona dopo i mondiali, ho notato che Siniscalchi aveva un atteggiamento paterno nei confronti di Diego. E Siniscalchi era uno dei pochi di cui Maradona si fidava, scegliendolo, successivamente, anche come suo avvocato per le vicende importanti e conosciamo. Di Maradona diceva essere un grandissimo talento, una persona generosissima e straordinaria”.
Nel corso dell’incontro anche un momento di riflessione con la lettura di alcuni brani tratti dal libro con la voce dell’attrice Antonella Stefanucci.
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