Il vuoto che lascerà Vincenzo La Regina all'Aou 'Dulbecco' ha spiazzato molti. Nei tempi, poche ore prima al Policlinico c'era stata l'inaugurazione della nuova risonanza magnetica alla presenza del presidente Occhiuto e del rettore De Sarro. E nei modi, nessun annuncio ufficiale ma la determina dell'Asl Roma 6 con cui il commissario Francesco Marchitelli lo nominava direttore sanitario fatta filtrare.
Non è ancora chiaro come reagirà Occhiuto e a chi sarà il successore di La Regina alla 'Dulbecco'. Sull'intera vicenda sembra comunque aleggiare lo spettro della precarietà. Se non ci dovessero essere altri colpi di scena, potrebbe scattare l'opzione in house: ossia l'assunzione delle funzioni apicali al più anziano fra il direttore amministrativo e quello sanitario. E, in questo caso, sarebbero assunte da Giuseppe Panella. Le altre strade sono il conferimento di un interim a un altro commissario straordinario, sulla stregua di De Salazar ad Azienda Zero e contemporaneamente all'Annunziata di Cosenza. O, ancora, l'individuazione di un nuovo commissario straordinario. Nella Dulbecco, non è sufficiente l'indicazione di Occhiuto ma serve l'intesa con l'UMG. E guardando la partita da questo lato, fra un mese si insedierà il nuovo rettore Giovanni Cuda. Intrecci non favorevoli. Ad ogni modo, ecco il respiro corto, la soluzione che sarà individuata per il vertice della Dulbecco non potrà superare il termine del 31 dicembre, ossia la data della scadenza degli incarichi dei commissari fissato dall'ultima proroga del Decreto Calabria. A meno che non ce ne sia un'altra, ma torniamo alla condizione di precarietà di cui sopra. Per la Dulbecco (così come per l'Asp di Catanzaro) non è stato ancora bandito l'avviso per reclutare il direttore generale, un incarico che a differenza di quello attuale potrebbe contare su una 'stabilità' potenziale di almeno tre anni.
Che questa 'mancanza' della struttura commissariale regionale abbia influito sull'addio di La Regina ne sono convinti in molti. Così come, nel giro di pochi mesi, il rapporto fra il commissario lucano e l'università catanzarese si è evidentemente deteriorato. Prova implicita ne è che a fine giugno lo stesso La Regina ci aveva tenuto a informare l'opinione pubblica della sua rinuncia a fare il direttore generale all'Irccs CROB di Rionero in Vulture, i provincia di Potenza e lo aveva fatto con queste parole: "Ho un legame fortissimo con la mia terra di origine, la Basilicata, ma - ha proseguito - al momento l'incarico, anche se temporaneo, alla guida della Dulbecco, tra le più grandi del Mezzogiorno è una sfida importante ed affascinante che può dare un contributo determinante alla sanità calabrese". In poco più di tre mesi qualcosa si è rotto. Vuoi l'allocazione (e forse anche la 'postura assistenziale') del nuovo pronto soccorso nel campus di Germaneto, dove gli accademici considerano propri 'feudi' gli spazi fisici del Policlinico e vuoi le mire sulla stesura dell'atto aziendale. Entrambi documenti 'imposti' dal protocollo d'intesa Regione-Umg e che avrebbero dovuto dare slancio all'integrazione degli ospedali catanzaresi. E che adesso rischia quantomeno di rallentare. (g.r.)
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