Dad per altre due settimane. Debora Giordano a Spirlì: "Da un anno i ragazzi accumulano lacune didattiche e sociali"

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images Dad per altre due settimane. Debora Giordano a Spirlì: "Da un anno i ragazzi accumulano lacune didattiche e sociali"

  13 febbraio 2021 10:25

di DEBORA GIORDANO

Carissimo Presidente Spirlì, in merito all’ultima decisione presa, riguardo l’ennesima chiusura della scuola e la somministrazione dei vaccini a docenti e personale scolastico; come riportato su Orizzontescuola.it, Lei afferma che - “Il personale scolastico calabrese sarà vaccinato contestualmente alla popolazione ultra 80enne.

Allo scopo di agevolare la somministrazione della prima dose a tutto il personale scolastico, e di evitare ulteriori disagi e disservizi, proponendo la chiusura di tutte le scuole regionali di ogni ordine e grado, per un tempo pari a due settimane”- Noi genitori degli alunni avremmo da porle delle domande.

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Visti i problemi riscontrati in Calabria riguardo l’insufficiente numero delle dosi dei vaccini e l’insufficiente numero delle dosi dei RICHIAMi dei vaccini; ci chiedavamo se tali affermazioni siano sostenute da una serie di importanti valutazioni.Come per esempio:

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  • La valutazione del numero di adesioni;
  • La valutazione del numero di dosi dei vaccini e dei richiami a disposizione per tutti i docenti e personale scolastico di ogni sede scolastica presente in tutta la Regione;
  • La valutazione del numero di strutture autorizzate e ben organizzate per la somministrazione dei vaccini;
  • La valutazione di quanti vaccini al giorno possono essere somministrati a tutti i docenti e personale scolastico, per ogni sede scolastica, presenti in tutta la Regione Calabria, affinchè possano essere sufficienti solo due settimane;

Ad oggi la continua chiusura e riapertura delle scuole, imposte dalle decisioni prese non considerando le suddette valutazioni,  hanno indotto alla penalizzazione solo ed esclusivamente degli studenti, che da un anno si ritrovano ad aver accumulato soltanto delle lacune didattiche e sociali, a causa di una didattica a distanza non produttiva e poco seguita dagli stessi, circondati da continue distrazioni e privati dal senso di responsabilità e dovere che anche la scuola dovrebbe trasmettere; non considerando i disagi provocati ai genitori degli alunni più piccoli che per assistere i figli con la didattica a distanza saranno costretti a non lavorare per altre due settimane.

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Caro Presidente, per quanto possa far comodo essere circondati da un popolo di “Ignoranti”, noi genitori, visto che è ancora un diritto ci teniamo a tutelare l’istruzione dei nostri figli.

 

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