Dal mito di Fellini ai grandi del cinema italiano: a Catanzaro gli scatti iconici di Mimmo Cattarinich

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images Dal mito di Fellini ai grandi del cinema italiano: a Catanzaro gli scatti iconici di Mimmo Cattarinich

Ha inaugurato al Complesso Monumentale del San Giovanni l'esposizione fotografica dedicata al "Mito di Fellini", una raccolta di scatti iconici (più di 80) firmati da Cattarinich e attinti dai suoi archivi fotografici.

  16 novembre 2022 08:09

di ANNA TRAPASSO 

Se il termine "paparazzo" trova i suoi natali proprio a Catanzaro, quella del maestro Mimmo Cattarinich nella città capoluogo è la mostra giusta, al posto giusto. E nel momento giusto: ora che le attività culturali vivono la loro piena ripresa e che la neo amministrazione ha voglia di farsi conoscere sul campo per ciò che metterà in pratica. 

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Ha inaugurato con queste buone premesse, al Complesso Monumentale del San Giovanni, l'esposizione fotografica dedicata al "Mito di Fellini", una raccolta di scatti iconici (più di 80) firmati da Cattarinich e attinti dai suoi immensi archivi fotografici, in particolare da quelli sul patrimonio del cinema italiano, protagonisti quei personaggi che lo hanno reso unico al mondo, dagli anni 60 ai primi anni 2000.

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I tanti scatti iconici in mostra raccontano una storia inedita del grande schermo, attraverso lo sguardo di chi, dietro le quinte dell’industria del cinema, ha avuto un ruolo insostituibile, quello del fotografo di scena, nel momento in cui la fotografia dei divi diventava parte irrinunciabile per il successo di un film. Passione, dedizione, ma sopratutto quella ineguagliabile capacità di visione, che racchiudeva in un fotogramma emozioni, espressioni, stati d'animo controversi e rappresentativi del peculiare carattere dei divi: c'è questo in ogni scatto del maestro Cattarinich, che ha dedicato la propria intera vita alla sua arte. 

L’evento espositivo, promosso dall’Associazione Culturale Eos Sud, è stato realizzato in collaborazione con l'Associazione Culturale Mimmo Cattarinich di Roma e Glocal Project Consulting, con il sostegno della Regione Calabria ed il patrocinio dell’assessorato alla Cultura del Comune di Catanzaro. Istituzioni tutte presenti in conferenza stampa. A partire proprio dal Comune di Catanzaro e dal suo assessore alla Cultura, Donatella Monteverdi, che con questa mostra inaugura la sua attività al San Giovanni, un "posto del cuore - ha detto- che va valorizzato e pensato al meglio, e la fotografia in quanto arte che riesce a far parlare meglio il proprio oggetto, è un ottimo viatico".

Il presidente dell’associazione Eos sud, Andrea Perrotta, ha invece evidenziato l'importanza del momento storico "di slancio e rilancio del settore cultura" in cui "riprendiamo le attività e speriamo sia l'inizio di un percorso di grandi iniziative per il rilancio strategico del San Giovanni".

"Eos Arts XII" è risultato "tra i primi classificati nei progetti sovvenzionati dalla Regione -ha detto Perrotta- che sta sostenendo la cultura ma anche l'innovazione, per cui presto saremo protagonisti di altre importanti iniziative". "Ci siamo pregiati -ha aggiunto- della collaborazione con la Fondazione dedicata a Mimmo Catarinich, un vero artista dell'arte, che ci porta in quello che, quasi come un circolo ricorsivo di Escher, è l'arte nell'arte, la fotografia del cinema. Spesso la nostra memoria torna ai momenti vissuti che rimangono impressi grazie alla fotografia eccezionale di Mimmo Catarinich. 

Come nasce il progetto per Catanzaro: ne ha parlato infine l'assistente del Maestro, il nipote nonchè estensore dello statuto della sua Fondazione a 4 anni dalla sua scomparsa, Daniele Presutti.  

"Mimmo è stato un uomo che sapeva raccontare l'indescrivibile, racchiudendo uno stato d'animo, l'intensità di una intera storia, in un centoventicinquesimo di secondo, capace di contrarre un film di 120 minuti in una singola istantanea, la narrazione di un avita intera in un singolo fotogramma. Mi avvalgo di quanto Pasolini scrisse -ha detto- un paese senza memoria è un paese senza storia. Perché lasciare ai soli privati la promozione verso il pubblico di un patrimonio che deve essere collettivo? La Fondazione nasce proprio per restituire alla collettività ciò che persone come mio zio hanno fatto: di un mestiere artigianale una missione".

"Abbiamo pensato per Catanzaro un progetto di allestimento che concepisce una narrazione di impatto, in cui troverete un Fellini divertito, un Benigni giullare, un Pasolini pensieroso. Il San Giovanni merita di poter raccogliere contenuti di questi livelli. Mimmo ha raccontato anche la moda, l'antropologia di alcune civiltà, il costume del paese, il glamour, è stato un grande ritrattista, ma è morto ricongiungendosi con il suo amore antico che era il cinema. E' per noi un estremo lustro poter convenire a questo consesso a Catanzaro, culla delle prime civiltà della nostra penisola oltre che della parola "paparazzo", sperando di poter garantire a questa città ulteriori occasioni di dibattito e di accrescimento del patrimonio della nostra storia culturale". 

La mostra si apre con i ritratti dedicati a Fellini. Proseguendo per le sale del Complesso San Giovanni si accede alle altre sezioni, dedicate ai corpi e ai volti delle attrici e degli attori che hanno reso famoso il nostro cinema in tutto il mondo. E’ il caso del tributo a Pier Paolo Pasolini, nel centenario della sua nascita, con gli scatti dal set di Medea (1969), Mamma Roma (1962) e Canterbury Tales (1972). E ancora Il Tigre di Dino Risi (1967), Fratello Sole sorella Luna di Franco Zeffirelli (1972), Il Tè nel Deserto di Bernardo Bertolucci (1990), Legami di Pedro Almodovar (1990), Viaggi di nozze di Carlo Verdone (1995). Spicca, inoltre, l’omaggio per i 70 anni di Roberto Benigni con le immagini de Il Mostro (1994).

E ancora Marcello Mastroianni, Alberto Sordi, Anna Magnani, Totò, Sophia Loren: non manca nessuno dei "mostri sacri" del cinema italiano, nei loro film più iconici di sempre. 

La mostra potrà essere visitata fino al 31 dicembre, da martedì a domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20. Tutte le informazioni sull’evento sono consultabili sul portale www.eosarts.it.

 

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