Dal PNRR 3 miliardi per Milano e Lombardia, ma se il Sud fallisce aumenteranno

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L’incontro i Dialoghi del PNRR fa tappa al Piccolo teatro con i ministri Colao e Cingolani che sono pornti a rivedere il vincolo delle risorse al le Regioni del Mezzogiorno in caso di flop. Il Sindaco Sala: “Pronti a sostituirci a chi non sa spendere”

  14 dicembre 2021 22:26

di FRANCESCO PARAVATI

Rigenerazione urbana, sanità territoriale, mobilità sostenibile, città digitali, le promesse del PNRR per Milano e la Lombardia valgono, oltre 3 miliardi, ma potrebbero essere molti di più se il Sud, cui è destinato il 40% degli investimenti, non sarà capace di spendere bene e in tempo.  Lo ha chiesto chiaramente il sindaco Sala a due ministri chiave dell’applicazione del Piano di Resilienza: “Milano è capace di spendere e gestire molto di più di quello che ci riconosce il PNRR e saremo pronti a raccogliere quello che gli altri non sapranno spendere. Il vincolo precosituito del 40% al SUD mi fa paura, cosa succederà se non saranno capaci di spendere, restituiremo i finanziamenti?. Milano e Milano e può essere il motore dell’Italia anche nella gestione dei fondi, e npn ha bisogno dio tramiti come la Regione per accedere alle risorse”. Così il sindaco Sala che è riuscito a inchiodare ministri e dirigenti del Governo alla domande delle domande: cosa succede se chi può spendere non sa farlo?, strappando una mezza ammissione su un piano resiliente flessibile e meritocratico: “Chi più fa più avrà”, con buona pace del Ministro Carfagna e del vincolo precostituito che cadrebbe davanti alle prime avvisaglie di inefficienza nella spesa del Meridione. Con una Milano candidata a fare da assopigliatutto al grido lombardo del ghe pens mì!

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I Dialoghi del PNRR”, il tour informativo ideato dal Governo Draghi per informare gli stakeholders dei territori sulle opportunità del Recovery Plan toccherà tutte le maggiori città italiane ha fatto tappa a Milano, al Piccolo Teatro Giorgio Strehler con un acceso dibattito  Roberto Cingolani, Ministro della Transizione Ecologica, Vittorio Colao, Ministro per l’Innovazione tecnologica e la Transizione digitale, Marco Leonardi, capo del DIPE della Presidenza del Consiglio, Letizia Moratti, Vice Presidente e Assessore al Welfare della Regione Lombardia e Beppe Sala, sindaco di Milano. Per Cingolani

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 “Chi meglio fa più avrà” ha detto il ministro Cingolani che ha rassicurato il sindaco della città di Milano sulle risorse per la transizione ecologica dei mezzi pubblici, considerate insufficienti dal primo cittadino. “Chiaramente dove si parte da zero servono più investimenti, abbiamo in Italia autobus euro 1 e euro 2 che producono il 75% dell’inquinamento urbano – ha chiarito Cingolani - Non è il caso di Milano che è già avanti nella trasformazione del parco di mezzi pubblici. Il piano è progettato per essere resiliente, modificheremo anche l’allocazione territoriale delle risorse sottraendole a chi non è in grado di spendere a favore di chi può farlo prima e meglio, pur di non ridare indietro i finanziamenti”.

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Caduto il tabù del 40% delle risorse vincolato al Sud, che sarà mantenuto solo in caso di spesa virtuosa, è poi il Ministro Colao a dover rispondere ancora a Sala scettico sulle modalità di accesso ai finanziamenti mediato in alcuni casi dalla regione: “Le regioni sono coinvolte solo sul piano Sanitario – ha detto il ministro per l’innovazione tecnologica -  Milano può spendere meglio di altri territori proprio perché ha una PA e un tessuto di imprese già avanti nella digitalizzazione, la collaborazione tra pubblico e privato è fondamentale per la riuscita del PNRR. Non vogliamo vessare i cittadini chiedendo certificati che già abbiamo, anzi vogliamo abolire i certificati sostituendoli con banche dati nazionali anche nella Sanità” ha ricordato Colao, anche lui manager prestato alla politica., rispondendo alle preioccupazioni dell’ex manager Sala.

Il Piano per le infrastrutture e mobilità sostenibili alla Lombardia spettano poco più di 1,7 miliardi di cui ha titolarità il Ministero per le infrastrutture e la mobilità sostenibili. Fra questi il rinnovo dei treni per il trasporto pubblico, le ferrovie storiche il Programma innovativo per la qualità dell’abitare ,  la riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica (da Piano complementare a PNRR) • 79,4 milioni per interventi sulle linee ferroviarie regionali (da Piano complementare a PNRR e da risorse nazionali) • 13,6 milioni per la strategia nazionale delle aree interne (da Piano complementare a PNRR) A Milano in particolare i fondi del Piano verranno usati per progetti quali il tram tra Niguarda e Cascina Gobba (50 milioni) e Bausan-Villapizzone (36 milioni): la fornitura di 14 tram bidirezionali a servizio della linea 7 (52 milioni) e 10 nuovi filobus (8,8 milioni); e la creazione di una sede riservata per la linea circolare 90-91 da piazza Zavattari a piazza Stuparich (9 milioni).

Il tour I Dialoghi del PNRR continuerà nella sua settima tappa venerdì prossimo 17 dicembre a Padova, dove saranno chiamati gli stakeholders del Veneto, organizzata dalla psidenza del Consiglio dei Ministri in collaborazione con il Comune di Padova.

Vedi qui il materiale di approfondimento sull’incontro di Milano  Scarica qui le Slide dell’incontro

 



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