di MASSIMO PINNA
Dal Rems al rilancio dell’eccellenza Psichiatrica di Girifalco. Questo l’auspicio dei Democratici di Girifalco di Teresa Signorello, Mario Deonofrio e Mimmo Defilippo. E l’occasione è oggi, il 13 maggio, lo stesso giorno, nell’anno 1978, della storica “data di approvazione della cosiddetta legge Basaglia che determinava la chiusura dei manicomi dando alla psichiatrica una dignità di cura pari alle altre. Girifalco – scrivono - ha vissuto in pieno questa transizione e la lotta popolare durante la quale le autorità religiose e civili si unirono per respingere il tentativo di trasferire altrove i pazienti ospiti dell’ex convento dei cappuccini fu una tappa importante”.
Il manicomio di Girifalco ha avuto un grande ruolo nella storia della psichiatria, sin dalla sua istituzione. I Democratici ricordano come “sul piano delle applicazioni terapeutiche si salda con la linea progressista europea e americana, pratica una psichiatria non esclusivamente custodiale e punitiva e introduce a Girifalco fra le prime strutture in Italia metodi che altrove saranno sviluppati in seguito.” (Oscar Greco),avendo avuto tra i direttori illustri medici con fama internazionale da Levi Bianchini a Silvio Venturi Qui si sono applicate le teorie psichiatriche del momento in special modo quelle legate alla ergoterapia. Nelle cartelle cliniche esistenti nell’archivio non ci sono solo i dati sanitari dei pazienti e delle terapie, ma leggendole vi è uno spaccato di quello che fu l’Italia, ed in particolare nelle regioni del sud”.
Infatti, “in quelle cartelle si possono leggere gli usi ed i costumi di un paese che ha vissuto due guerre mondiali, e poi la ripresa economica. In quelle cartelle si è osservato la differenza tra le due guerre fatte con metodi diversi. Una guerra che ha portato al fronte una popolazione dedita all’agricoltura e che tornava dal fronte con sintomi specifici (nevrosi da guerra) dovuti alla lunga permanenza nelle trincee. I direttori di allora partecipavano ai congressi e scrivevano su prestigiose riviste del settore raccontando l’esperienza di Girifalco”.
E torniamo al recente passato ma anche all’oggi.
“Purtroppo la psichiatria a Girifalco dopo il 78 ha avuto – affermano - un lento declino fino alla trasformazione in complesso monumentale grazie all’opera del Dottr Mario Nicotera, uno psichiatra illuminato. Ma non è bastato a ridare alle cure praticate a Girifalco quel livello di ascolto che ha avuto in passato. Nè si è avuto la forza di rendere veramente Girifalco un monumento della psichiatria. Oggi la cura psichiatrica residenziale in Calabria è demandata totalmente alle strutture private”.
Oggi, però a Girifalco c’è la Rems, la residenza regionale per l’esecuzione delle misure di sicurezza dei pazienti psichiatrici autori di reati.
“La grande opportunità venuta dalla costruzione della REMS potrà, se adeguatamente sostenuta dalle istituzioni del comprensorio, riportare la medicina psichiatrica ai livelli di un tempo. Girifalco per la sua tradizione, per la sua collocazione geografica e per la vicinanza alla facoltà di medicina di Catanzaro, potrà – dichiarano Signorello, Deonofrio e Defilippo - completare una filiera che interessa la salute mentale nella quale la clinica e la pratica possono trovare una grande sintesi. Girifalco potrà offrire ospitalità agli studenti, ed agli specializzandi di psichiatria contribuendo così ad innalzare il livello culturale nella nostra collettività. Tutto questo è un auspicio. Tutto questo è stato e continuerà ad essere in nostro impegno”.
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