Dal Sansinato al quartiere Pistoia passando per la Torre Cavallara: Gianlorenzo racconta il suo Monopoli made in Catanzaro

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images Dal Sansinato al quartiere Pistoia passando per la Torre Cavallara: Gianlorenzo racconta il suo Monopoli made in Catanzaro
Gianlorenzo Perri
  13 novembre 2019 12:13

di TERESA ALOI

Pomeriggi chiusi in casa sfidandosi a colpi di dadi per diventare i più potenti e ricchi “imprenditori”, portando gli avversari ad arrendersi alla bancarotta. Immaginando di costruire case e palazzi nella zone più residenziali delle città. Di acquistare terreni e quote societarie.  

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Ora, il Monopoli,  il più famoso gioco da tavolo, che ha fatto giocare e divertire grandi e piccini, parla catanzarese.  L'idea è di Gianlorenzo Perri, e in ogni casella traspare tutto l'amore per la sua città. C’è il ponte Morandi, ovviamente. Simbolo del capoluogo. 

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Si parte dalla galleria del Sansinato e si attraversa il quartiere Pistoia  per arrivare alla Torre Cavallara.  Sul  tabellone da gioco sono illustrati  i luoghi più caratteristici del capoluogo, amatissimi dai catanzaresi. Non ne manca nessuno. Ed è un viaggio virtuale attraverso  piazze, vie, vicoli. 

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"Tutto è nato per pura passione e in un’ottica prettamente casalinga e non con l’intento di essere un’impresa commerciale. Il risultato di questa passione - spiega Gianlorenzo- ha portato come risultato ad un gioco con una sua identità che ruota tutto intorno alla città: tabellone, carte, e banconote sono tutte in salsa catanzarese". 

Ammette  di essere piacevolmente sorpreso "non pensavo che un gioco diciamo per “uso personale” insieme ad una pagina Facebook - "Vento e Colli" - nata così su due piedi per puro divertimento potesse riscuotere tale successo". 

La catanzaresità viene fuori in tutto: la moneta di Catanzaro, il  carlino, ad esempio, è rivisitata   e declinata in banconota di vari tagli con sopra simboli e volti di personaggi cari alla città: c'è san Vitaliano, il santo patrono, ma anche Giangurgolo, la maschera calabrese della commedia dell'arte. 

E tanti altri ancora che non sveleremo per non togliere il gusto della sorpresa.

 

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