L’adattamento al cambiamento climatico e gli investimenti nel settore agricolo saranno la chiave per il futuro delle città e delle aree rurali calabresi. Per questo Felice D’Alessandro, candidato al consiglio regionale della Calabria con la lista Io Resto in Calabria con Pippo Callipo Presidente, accoglie con interesse le proposte dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Calabria sui temi dell’agricoltura, della forestazione e del cambiamento climatico.
“Accolgo con convinzione la proposta dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Calabria di avviare un confronto aperto, positivo e propositivo su questi temi. Come ha sottolineato in questi giorni anche il presidente Callipo - dichiara Felice D’Alessandro - la prossima giunta regionale dovrà coinvolgere le migliori competenze presenti nel nostro territorio per avere finalmente una visione strategica sia dei singoli comparti che di tutto il sistema Calabria. Ritengo, da questo punto di vista, sia fondamentale avviare un percorso virtuoso di confronto con tutte le organizzazioni di settore”.
C’è poi una questione di rilevanza locale e mondiale, ovvero quella del cambiamento climatico. La Calabria può e deve essere all’avanguardia su questo tema, sfruttando anche in questo caso le conoscenze dei propri professionisti ed attuando una serie di azioni tempestive di contrasto ad un fenomeno che rischia di compromettere l’esistenza stessa dei nostri territori e della biodiversità che racchiudono.
“Da sindaco di un comune come Rovito, che si trova in un’area - la Presila - a forte rischio idrogeologico, sono particolarmente sensibile ai problemi ambientali. Ogni anno tante, troppe comunità calabresi - dichiara Felice D’Alessandro - vengono devastate da alluvioni, frane e incendi. È necessario, allora, intervenire aggiornando, ad esempio, la normativa forestale regionale, gestendo in maniera sostenibile i nostri boschi e aumentando le aree verdi nelle città. Solo così potremo valorizzare davvero il patrimonio boschivo calabrese ed evitare che il nostro territorio, urbano e rurale, venga costantemente deturpato”.
La Calabria si trova al centro del bacino del Mediterraneo, un’area che è oggi il terzo polo mondiale di biodiversità e che deve essere quindi assolutamente tutelata e valorizzata. “La classe politica calabrese - conclude D’Alessandro - ha davanti a sé una sfida imponente e stimolante: proteggere le tantissime varietà animali e vegetali presenti in zone come il Parco Nazionale della Sila e del Pollino, creando così un inestimabile valore economico e sociale per i territori coinvolti. Non possiamo più permetterci di non avere una visione di sviluppo per le nostre aree rurali e per quelle marine.”
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