“Una giornata memorabile che premia lo sforzo di cinque anni intensi di lavoro sul territorio e per la comunità tutta fatto da un gruppo di ragazzi che hanno creduto sin dalla prima ora ad un progetto vero e concreto quale mai c’era stato prima d’ora”.
Questo il commento a caldo del consigliere comunale de i “Cittadini liberi e attivi” che nell’aula consiliare del comune di Girifalco ha moderato l’incontro con la deputata Cinquestelle Dalila Nesci che ha presentato a prima firma la proposta di legge di modifica della legge sullo scioglimento dei comuni in odore di mafia.
Un incontro partecipato e nel quale molti sono stati gli spunti della discussione tra amministratori e cittadini in un confronto diretto con la firmataria di questo testo di legge che – prima volta nella storia politica italiana – è stato affrontato nell’istituzione base di una comunità: il comune appunto. La tematica calda e di grande attualità era finalizzata ad individuare soluzioni migliori e più concrete di fronte a chi si ritroverà ad amministrare una regione dove sono presenti molti comuni in difficoltà economiche e molti dei quali anche commissariati per infiltrazione o condizionamenti da parte della ‘ndrangheta. Dunque perché una nuova legge in materia è così necessaria? Quali gli attuali limiti da superare? Quali le principali novità?
Sono state queste ed altre le domande a cui la parlamentare ha risposto e che ha visto, tra gli altri, la presidente della commissione Anti n’drangheta Arturo Bova dibattere, naturalmente, su tali tematiche. D’altro canto è la stessa Nesci a chiarire come la Proposta nasca “dall’esigenza d’aggiornare la normativa attuale, con l’obiettivo di fornire nuovi meccanismi operativi che garantiscano il ritorno al buon funzionamento dell’ente, restituendo ai cittadini gli strumenti democratici per amministrare in maniera sana la cosa pubblica a livello locale. Soprattutto, il fenomeno dello scioglimento, che responsabilizza anche le comunità a ricostruire in maniera sana la fiducia verso le istituzioni, deve – ha concluso la Nesci - poter assicurare il miglioramento della qualità della vita all’interno di quella città, nel pieno rispetto dei principi di legalità e giustizia sociale”.
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