Dalla Calabria al MIT: il Position Paper dei giovani arriva al vertice mondiale sull’intelligenza artificiale e l’educazione

Dalla Calabria alle aule del MIT di Cambridge, Massachusetts. È la traiettoria di un Position Paper (Youth) scritto da un gruppo di studenti italiani e americani, che sarà presentato al MIT AI & Education Summit 2025, il principale appuntamento mondiale dedicato all’intelligenza artificiale applicata all’istruzione.

Il documento, incentrato sull’uso consapevole dell’IA nel contesto scolastico, cita esplicitamente l’Osservatorio Nazionale Minori e Intelligenza Artificiale, con sede a Torre di Ruggiero (CZ), e il progetto ROOTeen. È stato selezionato per essere presentato durante una sessione speciale del Summit e sarà pubblicato con licenza Creative Commons 4.0, diventando accessibile alla comunità scientifica globale.

Un traguardo importante che vede la partecipazione del prof. Paolo Tealdi, docente piemontese e componente esperto del Comitato Scientifico dell’Osservatorio, che ha accompagnato da vicino lo sviluppo di questo percorso progettuale, contribuendo in modo significativo all’approfondimento dei contenuti e alla supervisione metodologica.

Il MIT RAISE (Responsible AI for Social Empowerment and Education), promotore del Summit, ha inoltre offerto ai giovani autori la possibilità di collaborare con i propri ricercatori per migliorare ulteriormente il lavoro.

Per l’Osservatorio di Torre di Ruggiero, si tratta di un risultato di rilievo internazionale che rafforza la sua missione: promuovere, a partire dalle aree interne, una cultura critica dell’intelligenza artificiale, che metta al centro minori, diritti e cittadinanza digitale.

«Un riconoscimento che premia l’impegno dei nostri giovani e conferma la validità di una visione educativa fondata sull’etica, sull’innovazione e sulla connessione tra territori diversi: complimenti al prof. Tealdi che a luglio sarà ospite in Calabria del secondo congresso nazionale dell’Osservatorio Nazionale Minori e Intelligenza Artificiale», si legge in una nota ufficiale dell’Osservatorio.

Un esempio concreto di come l’Italia e gli Stati Uniti possano cooperare in una sfida globale, partendo dalla scuola, dalla ricerca e dall’ascolto delle nuove generazioni.

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