di GAETANO MARCO GIAIMO
Lo spazio di daMargherita non è aperto solo agli eventi musicali o cinematografici ma promuove anche tematiche sociali: oggi pomeriggio, all'interno di Villa Margherita, ha avuto luogo il talk dedicato al tema “Dalla cura al prendersi cura”, promosso dall’Associazione Angela Serra, sezione Stefanizzi di Catanzaro, in cui si è potuto discutere delle attività portate avanti all’interno del reparto di oncologia del presidio Ciaccio-De Lellis dell’Aou “Dulbecco”, per offrire assistenza alle pazienti affette da tumore alla mammella sia da un punto di vista psicofisico che estetico, attraverso i contributi della rete dei volontari e le testimonianze di alcune pazienti.
A moderare il talk la giornalista Daniela Amatruda: "Io stessa, dopo essere venuta a contatto con questa realtà, sono diventata una volontaria". La prima a prendere la parola è stata il commissario dell'Aou, Simona Carbone: "Ora l'area destinata alle associazioni all'interno degli ospedali è stata ufficialmente riconosciuta anche dalla legge. La nostra azienda ospedaliera ha messo assieme e rafforzato le esperienze pregresse delle due Breast Unit: stiamo investendo tantissimo affinché questo vada a servizio anche del resto della Calabria. Vogliamo fare parte operativamente della rete nazionale e dà orgoglio il fatto che molte donne decidano di rimanere a curarsi nella nostra regione". Sono poi saliti sul palco Francesco Abbonante, Coordinatore Clinico della Breast Unit di "Dulbecco", ed Elvira Mazzei, Direttirce dell'Unità Operativa di Radioterapia Oncologica dell'Aou. "Il nostro sforzo è soprattutto volto alla sensibilizzazione delle donne verso la prevenzione: lo screening è uno dei nodi principali in cui la Calabria è carente, bisogna smettere di avere paura di fare l'esame. Abbiamo studiato a fondo tutte le figure necessarie ad una Breast Unit e grazie alla nuova direzione si è riuscito ad avere un'equipe all'altezza, cosa che non ci appaga perché comunque vogliamo ottimizzare le tempistiche" ha dichiarato Abbonante.
Mazzei, dal suo canto, ha sottolineato: "La differenza non sta nelle terapie ma nel modo di accogliere le pazienti: è importante che si capisca quanto il momento dell'accoglienza sia delicato, sentirsi prese per mano e accompagnate dà già speranza". Spazio poi alle varie testimonianze, partendo con Antonella Mancuso, responsabile provinciale dell'Associazione: "Devo fare un plauso alla dottoressa Carbone e a tutta l'azienda ospedaliera per l'umanità che si respira dalle nostre parti. Dobbiamo convincere le persone che anche qui ci sono eccellenze mediche, la cosa bella della nostra associazione è che le pazienti poi rimangono come volontarie per aiutare le altre donne: invito tutti a venire a conoscere la nostra realtà". Si sono susseguite sul palco diverse volontarie: la make-up artist Maila, le volontarie (ed ex pazienti) Angela, Letizia e Patrizia, che hanno voluto omaggiare il pubblico della loro storia ("Ho il numero di telefono di ogni paziente e cerco di stare loro vicino", ha dichiarato Angela, che ha fortemente voluto rimanere in Calabria durante il suo percorso di guarigione), commuovendo i presenti con la loro forza e spirito di solidarietà.
Un'altra paziente, Patrizia, ha voluto portare il proprio messaggio di speranza, prima che Rossella Nasso, autrice dell'opuscolo "Prevenire, marciare, restare" - distribuito ai presenti -, raccontasse le storie con cui era venuta a contatto che hanno contribuito alla realizzazione del suo testo. L'ultimo intervento è di Angelo Maletta, Segretario dell'Associazione "Primavera Studentesca": "Ho capito che si può fare molto per tante persone davvero con poco". Rimanere in Calabria, trovando non solo eccellenza medica e strutture all'avanguardia, ma anche sorrisi e supporto psicofisico, è possibile. Al termine dell'incontro, sono proseguite le altre attività previste dal palinsesto della manifestazione. Per il cinema sotto le stelle, è stato proiettato “Un colpo di fortuna”, scritto e diretto da Woody Allen; a seguire, ben due esibizioni canore, con la cantante palestinese Tära, nata e cresciuta in Italia, che presenterà il progetto “Arab’nB”, che unisce le sonorità R&B con la lingua, le melodie e la visione della sua eredità culturale; spazio poi al trio catanzarese doc composto da Catanzion, Kuanito e Maddawg che porteranno in villa tutta l’energia della dancehall e del reggae in un connubio tra ritmo, parole e identità.
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