Dalla Svizzera il ritorno a Montauro: la storia di Maria Innocenza e delle sue tartarughe

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images Dalla Svizzera il ritorno a Montauro: la storia di Maria Innocenza e delle sue tartarughe

  04 giugno 2025 09:07

di SETTIMIO PAONE

Ci sono storie che nascono in silenzio, lontano dai riflettori, ma che riescono a lasciare un segno profondo. Storie che parlano di ritorni, di passioni coltivate con amore e di luoghi che, grazie a persone speciali, si trasformano in angoli di meraviglia.

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A Montauro, un incantevole borgo calabrese, una di queste storie prende vita lungo una stradina che conduce in via Calle Alpestre. È lì che, seguendo una semplice scritta verde con su scritto "Tartarughe", si viene accolti da un sorriso luminoso e una voce allegra: quella di Maria Innocenza Aiello. Basta chiedere “Dove sono le tartarughe?” e, quasi per magia, in cima a una scalinata compare Maria, una signora solare e piena di vita, indaffarata tra le sue amate testuggini. Ti invita a salire, con l’orgoglio di chi ha tanto da raccontare e da mostrare.

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Le presenta una a una, per nome, raccontando aneddoti e abitudini con l’entusiasmo di chi ha costruito un piccolo mondo tutto suo. Maria è tornata a vivere a Montauro dopo cinquant’anni passati da emigrante in Svizzera. Il suo racconto, semplice e sincero, colpisce per il candore e la determinazione con cui ha scelto di ricominciare proprio da dove tutto era iniziato. Nel cuore del paese ha creato uno spazio speciale, un rifugio curato con amore dove vivono le sue “amiche corazzate”. È un’idea insolita che incuriosisce e affascina: la visita è gratuita, Maria non chiede nulla, se non di far conoscere quel pezzetto autentico di Montauro, forse la sua parte più antica e vera.

Ma c’è di più. Tornata nel suo paese natale, Maria ha riscoperto anche se stessa. Studia pianoforte, dipinge, e ci mostra orgogliosa alcune delle sue opere: quadri vivaci, espressivi, pieni di energia. Una donna appassionata, genuina, e profondamente legata alla sua terra. Prima di salutarci, ci regala un’ultima parte di sé: la sua fede. Un aspetto che la rende ancora più profonda, riflessiva e serena, aggiungendo un tocco spirituale a questa storia già tanto ricca di umanità. Quella di Maria non è solo la storia di un ritorno. È il racconto di come l’amore, la passione e l’autenticità possano trasformare un piccolo angolo di paese in qualcosa di straordinario. A Montauro, tra vicoli antichi e sorrisi sinceri, Maria e le sue tartarughe aspettano chiunque abbia voglia di ascoltare una storia vera.

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