Dall’Ande Catanzaro confronto sulle prospettive di sviluppo con il progetto dell’Alta velocità

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  08 marzo 2024 08:13

di FRANCESCO IULIANO

L’alta velocità come elemento determinante per lo sviluppo del territorio del capoluogo di regione e dalle grandi potenzialità attrattive. Un’opera strategia per far dialogare tra loro comunità ed economie.

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E’ stato il tema del confronto scelto dalla sezione catanzarese dell’Ande, l’Associazione  Nazionale Donne Elettrici, per approfondire la discussione che ruota intorno al progetto dell’Alta velocità ‘Salerno - Reggio Calabria’. 

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All’incontro, allestito presso la sala convegni della Camera di Commercio di Catanzaro, hanno partecipato, moderati dal Luigi Stanizzi, l’ingegnere Domenico Angotti, il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, il presidente della Camera di Commercio, Pietro Falbo, l’ordinario di Diritto privato presso l’Università Magna Graecia di Catanzaro, Valerio Donato. Presenti anche i presidenti ed i rappresentanti degli ordini professionali della città.

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In apertura i saluti e l’introduzione della presidente Ande, Roberta Porcelli che ha 

Spiegato che “l’appuntamento è stato organizzato perché riteniamo che l'Alta velocità sia un'opera infrastrutturale di primaria importanza che potrà concretamente contribuire allo sviluppo della nostra Regione.  Un incontro che servirà per chiarirci, come cittadini, su alcune discussioni che ruotano intorno al progetto come, ad esempio, quella sul tracciato e/o sui tempi di realizzazione di questa infrastruttura. Ecco, vorremmo saperne di più come vorremmo conoscere anche il ruolo ed i benefici che ne potrà trarre la città capoluogo anche in relazione ad una migliore ed efficiente viabilità della città anche in relazione con il territorio di Lamezia ed infrastrutture come aeroporto, stazione ferroviaria, Policlinico ed Università”.

Per il presidente della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone Vibo Valentia, Pietro Falbo, “per sostenere  lo sviluppo dei territori, sarà fondamentale superare i blocchi politici e quei sistemi localistici che non fanno altro che rallentare e scoraggiare la realizzazione delle opere strategiche”.

All’ingegnere Domenico Angotti, il compito di entrare nel merito dell’opera. “Per le scelte infrastrutturali che si fanno su un territorio per collegare una parte con un'altra in un'ottica di collegamenti nazionali come l'Alta velocità - che va vista in un quadro da Milano a Palermo -,  bisogna capire cosa comporterà, quali ricadute potrà avere questa scelta o le scelte che verranno per la città di Catanzaro.

Quelle di oggi sono scelte strategiche che si fanno per il futuro del sud Italia. Scelte strategiche per Catanzaro che è una città ionica ancorché una città tra i due mari che deve guardare, non solo al suo territorio strettamente di competenza come capoluogo, ma più in generale a quello del suo suo ambito circostante che si affaccia sulla fascia ionica”. 

Sulle risorse a disposizione per la messa a terra della progettazione, Angotti ha messo in guardia sull’attuale disponibilità di risorse che copre le spese solo per la tratta Battipaglia/Praia a mare “che comunque - è stato detto - abbatte di 45 minuti i tempi di percorrenza  da Reggio Calabria a Roma”.

Dei vantaggi dell’Alta velocità per Catanzaro, Angotti ha aggiunto dicendo “che Catanzaro deve dire la sua. Ha l’obbligo di far dialogare il progetto con quello della metropolitana di superficie che dovrebbe vedere la luce in un termine di funzionalità e dovrebbe diventare un tassello importante in un quadro di mobilità più ampia che oggi non ha”.

Per Valerio Donato “il progetto dell’alta velocità consegue a ciò che si vuole per la Calabria e per Catanzaro. Dal mio punto di vista sarà necessario che si determini un sistema di mobilità interno intanto fra i calabresi ed un sistema di mobilità verso l’esterno. Questo potrebbe trovare sintesi in una progettazione di alta velocità che tenga conto delle città capoluogo di provincia”. 

Sulle discussioni in atto su quello che dovrebbe/potrebbe essere il percorso da tracciare, Donato, ha aggiunto: “non sono un tecnico ma so che ci sono, per esempio,  problemi nel sottosuolo di alcune tratte con interventi iniziali particolarmente costosi, sia di manutenzione. Sono sicuro, comunque, che si potrebbero trovare percorsi capaci di ricongiungere le città calabresi e in questo modo anche ricongiungere le singole città calabresi verso l’esterno, fondamentalmente i centri abitati”.

Il confronto è stato chiuso dal sindaco Nicola Fiorita. “L’alta velocità - ha detto - è stato un traino importante per molti territori e lo sarebbe se fosse realizzata nella maniera corretta soprattutto per la Calabria che, di infrastrutture ,ne ha particolarmente bisogno. Avvicinare la Calabria, Catanzaro a Roma ed al resto dell’Italia, sarebbe un grande vantaggio sia per la possibilità di attrarre finanziamenti ma anche per la sostenibilità ambientale. Per questo ci vuole un progetto condivisibile. L’Alta velocità - ha aggiunto - deve accelerare i percorsi e no rallentarli con percorsi a zig-zag per le montagne. Credo che la Calabria abbia bisogno di un’Alta velocità tirrenica, dritta che abbatta i percorsi. Casomai due Alta velocità, con una che comprenda anche la fascia ionica. Progetti ragionevoli che proprio perché hanno bisogno di grandi risorse, non possono essere né condizionati da interessi di parte né da progetti non necessari (il riferimento, qui, è stato al Ponte sullo Stretto”.

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