Dall'opposizione costante e seria all'appello (a Fiorita) sulla presidenza del Consiglio, l'intervento di Donato

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  21 luglio 2022 17:57

“Mai compromessi e un’opposizione costante e seria. Opposizione e basta". Nel corso del primo Consiglio comunale Valerio Donato delinea il ruolo che intende ricoprire nei prossimi anni rispetto all'Amministrazione Fiorita. L'ex candidato a sindaco ha ricordato proprio alcune figure del passato all'opposizione al Comune di Catanzaro a cui evidentemente intende ispirarsi. "Il ruolo di opposizione. Quel ruolo che mi ha concesso l’elettorato. Forse sì, sono stato l’unico ad aver perso. Non è vero - ha aggiunto- che io debba elaborare il lutto. Non ho bisogno di tutto questo né posso essere tacciato ogni volta che muovo una censura all’azione amministrativa di questo Ente come risentito della sconfitta. L’ho riconosciuta subito. Mettiamo da parte questa discussione. Tralascio l’analisi delle ragioni: ognuno il suo cuor ce l’ha e le conosce. Il dato rilevante è che il risultato elettorale ha consegnato la vittoria a Nicola Fiorita, a cui auguro il bene, soprattutto per la città".

IL RUOLO DELL'OPPOSIZIONE- Donato ha proseguito: "Bisogna avere consapevolezza del ruolo dell’opposizione che tanto più seria è tanto più spinge un’Amministrazione a far meglio. Non posso non implorare a Nicola Fiorita e alla maggioranza di ascoltare ogni parola dell’opposizione, di essere umili. Cercherò nel limite delle mie possibilità di essere critico nei confronti della Giunta perché questo è il ruolo dell’opposizione. Un po’ il ruolo degli intellettuali nei confronti della società perché così si spinge l’Amministrazione a fare il bene della collettività. La città vive in una condizione di grande disagio e non c’è una prospettiva di sviluppo. Non c’è stata un’idea di città. Potremmo mettere insieme mille opere realizzate ma se non sono incluse in un’idea di città quelle opere è come se non ci fossero".

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I PRIMI SEGNI NON MI SONO PIACIUTI- "I primi segni - ha detto ancora- non mi sono piaciuti. E l’ho detto pubblicamente. Mi è sembrato che fosse una propaggine della campagna elettorale sia nella modalità di formazione della Giunta che mi sembra troppo interna a un gruppo sia perché c’è la nomina di consulenti che non si capisce in che messaggio possa tradursi nei confronti degli assessori nominati e sia dai primi atti che mi sono sembrati troppo protesi a una ansia da prestazione demagogica. Muovo un appunto sulla necessità di affrontare i temi con una serietà che merita questa città. Non è un giudizio definitivo, sarebbe ingiusto. La bontà dell’Amministrazione si vedrà dalle linee programmatiche che sarà capace di mettere in piedi e dagli atti che saranno consumati nel corso dei cinque anni. Mi auguro che questa Giunta, secondo il programma, sarà capace di mettere in piedi un percorso di cambiamento. Ma i primi segnali non mi sono piaciuti".

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L'APPELLO SULLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO- Donato ha poi rivolto un appello a Fiorita sulla presidenza del Consiglio: "Non certo devo ricordare io il ruolo del presidente del Consiglio comunale, che ha un ruolo di raccordo con la Giunta. Mi sarei atteso che Fiorita avesse promosso un’azione con cui subito, con i due terzi e al primo Consiglio, si fosse eletto un presidente espressone di un consenso il più ampio possibile di questo consesso. Ancora siamo in tempo non è consumata la via. Non commettiamo questo errore".

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