“Il karate è di più di una disciplina, è una forma che plasma l’essere e fa sì che l’uomo diventi un tutt’uno con l’ambiente circostante”.
Ad affermarlo è Danilo Russo, autore del libro dal titolo “Il mio Dojo kun” la pratica consapevole del budo karate, edito da “Editoriale progetto 2000” presentato ieri nella sala concerti di palazzo De Nobili.
“Rispetto ai lavori precedenti realizzati con l’editore Demetrio Guzzardi, questo si discosta completamente perché si tratta di un libro prettamente autobiografico dove metto a confronto due emisferi: quello occidentale e quello orientale sia dal punto di vista filosofico che personale”.
Poi dice: “Come praticante e insegnate di arti marziali - afferma il già campione mondiale nel 2008, interregionale e pluridecorato a livello internazionale - Questo lavoro da ampio respiro all’essere mantenendo le proprie radici e aprendosi agli altri. Ai giovani dico: fate sport. Molti ragazzi dopo il Covid 19 di si sono adagiati grazie alle tecnologie e infatti si è registrato un aumento dell’obesità”.
Sono intervenuti Pietro Marino, presidente nazionale Vitambiente, Massimo Brescia, conduttore radiofonico televisivo, Antonello Ammendolia, docente e presidente del Comitato sportivo Università Maga Graecia di Catanzaro, Danilo Tavano, istruttore Krav maga e Demetrio Guzzardi, rettore Universitas Vivariensis.
a.a.p.
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