"Davi" è un verbo al passato. A San Luca ora la maggioranza punta a tenere la presidenza in consiglio

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Bruno Bartolo
  05 settembre 2020 11:05

di PAOLO CRISTOFARO

Quella carica politica, mai comparsa prima a San Luca, cioè la presidenza del consiglio comunale - appositamente inserita nello statuto a partire da qualche mese fa - era stata promessa al giornalista e massmediologo Klaus Davi, avversario, alle amministrative, dell'attuale sindaco Bruno Bartolo e noto a livello nazionale per l'impegno contro la 'Ndrangheta. E proprio per la sua attenzione a San Luca e per la sua visibilità quell'incarico lo si voleva dare a lui, nonostante fosse all'opposizione. Ma ora che Klaus Davi punta alla carica di sindaco per Reggio Calabria, a San Luca, stando alle prime indiscrezioni, si fa dietrofront. 

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Pare che Davi avesse "raccomandato", per portare avanti il lavoro del gruppo politico, il poliziotto e sindacalista Giuseppe Brugnano, che sarebbe anche potuto diventare presidente del consiglio comunale al posto suo. Ma a pochi giorni dalla seduta del consiglio, fissato per il 9 settembre, prime e ancora informali decisioni, parrebbero essere state prese nella direzione opposta. La presidenza del consiglio potrebbe andare a Sebastiano Pelle, classe '43, della lista civica "San Luca ai Sanluchesi" e la vicepresidenza all'avvocato Domenico Giorgi. Per l'opposizione, tra i cui scranni siede, oltre a Davi, oltretutto, Benedetto Zoccola, vicesindaco di Aversa sotto scorta per aver sfidato la Camorra, sarebbero in serbo alcune cariche simboliche. 

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Stando sempre alle prime indiscrezioni, a Brugnano potrebbe andare un incarico alla Legalità e alla Scuola, mentre Zoccola potrebbe essere avvicinato al settore finanziario, quindi al gruppo di lavoro sul bilancio. Ma nulla ancora è confermato e bisognerà aspettare proprio il consiglio comunale del 9 settembre per capire chi andrà dove e come, effettivamente, cambierà la configurazione del consiglio dopo il saluto di Klaus Davi. 

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