di PAOLO CRISTOFARO
La "M&T s.r.l.s." aveva fatto ricorso, difesa dagli avvocati Fausto Colosimo e Giacomo Carbone, al Tribunale Amministrativo Regionale della Calabria, contro il Comune di Davoli e nei confronti della ditta "El Chiringuito s.r.l.", difesa dagli avvocati Vincenzo Antonucci e Alfredo Gualtieri, di Kairos s.r.l.s., e Vincenzo Gallelli e di Graziano Crispino, difeso dall'avvocato Giuseppe Pitaro, per la sospensione dell'efficacia dei provvedimenti riguardanti la gestione di aree demaniali marittime a fini turistici e ricreativi, la cui concessione è stata fatta decadere dall'Ente.
Parallelamente è stato avversato, dunque, anche il “Bando per il rilascio di concessione di aree demaniali marittime per finalità turistico-ricreative”, indetto nel 2019 dal Comune. Ma il Tar non ci sta. "La rinnovazione parziale della gara, oltre che conforme al dictum della sentenza T.A.R. Catanzaro n. 2128/2020, non appare illegittima, alla luce della diversa composizione della commissione giudicatrice nonché dei principi di conservazione degli atti giuridici e di buona amministrazione", scrive il Tribunale (presidente: Giovanni Iannini; estensore: Martina Arrivi).
Inoltre per i giudici "le censure attinenti la valutazione delle offerte tecniche appaiono funzionali ad ottenere un’inammissibile sostituzione dei giudizi tecnico-discrezionali dell’amministrazione". Con queste ragioni è stata respinta l'istanza cautelare avanzata dalla "M&T".
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