
Riceviamo e pubblichiamo la nota di Paolo Marraffa in replica al precedente intervento di Salvatore Passafaro (LEGGI QUI)
"Non ho mancato di rispetto. Poco rispettoso è attaccare per aver utilizzato un aggettivo che descrive uno stato d’animo di una o più persone, assolutamente da non intendere in senso dispregiativo.
Invito il Signor Passafaro ad approfondire l’utilizzo del termine in questione. Sul vocabolario Treccani online https://www.treccani.it/vocabolario/disperato/ si legge al punto e: “Frequente in similitudini, per indicare eccesso, oppure forte impegno, alacrità tenace e decisa”.
L’utilizzo del termine “disperati” a seguito dell’affossamento del DDL Zan e rispettiva tagliola, non sarebbe da intendere in senso negativo. Nonostante è evidente che alcune persone sono in preda alla disperazione, oppure sono rattristate, tristi perché non hanno ottenuto questo traguardo per loro importante e necessario. Riguardo invece il contenuto condiviso su Facebook da Antonello Talerico che è estraneo a questa diatriba su questo giornale, non ho mai scritto di condividerlo in toto, personalmente non attribuisco la colpa di quanto successo a Letta ma ai franchi tiratori, ai politici omofobi, al mancato compromesso. Mi scuso esclusivamente con lui perché l’ho esposto a questi commenti politici e a giudizi sulla mia persona poco degni di considerazione.
Non intendo commentare in alcun modo le offese che ho ricevuto per aver espresso un’opinione o dubbio".
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