Debiti Sanità, approvata l'anticipazione di liquidità da 120 milioni di euro. Ma non è per tutti

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  24 giugno 2019 19:23

Il Consiglio regionale ha approvato la proposta di legge che consente ad alcuni enti del servizio sanitario regionale di accedere all’anticipazione di liquidità per pagare i propri debiti commerciali. Il provvedimento sfrutta una norma nazionale che consentirà di «dare respiro», è stato detto da più parti a Palazzo Campanella, ad Asp ed aziende ospedaliere che ne hanno fatto richiesta entro la fine di febbraio di quest’anno. Tuttavia, solo una parte delle aziende ha chiesto questo aiuto. Sono rimasti fuori l’Asp di Reggio Calabria (in default conclamato), l’Asp di Cosenza e quella di Vibo Valentia. “Dimenticanza” che più di un consigliere ha fatto storcere il naso, da Pedà a Guccione, da Mirabello a Bevacqua.

L’anticipazione di liquidità vale complessivamente 122,2 milioni di euro. La Regione ne ha chiesti 5,1 milioni, a seguire tutte le aziende: l’azienda ospedaliero universitaria Mater Domini 53,6 milioni; Pugliese-Ciaccio di Catanzaro 17,7 milioni; Asp di Catanzaro 26,6 milioni e l’Asp di Crotone 19,2 milioni di euro. L’onere sarà il tasso d’interesse dovuto alla Cassa Depositi e Prestiti, che è l’ente che presterà le somme richieste, che l’assessore al Bilancio Maria Teresa Fragomeni, nel corso del dibattito, ha quantificato nello «0,67% degli importi». La legge era stata approvata dalla Giunta circa venti giorni fa.

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g.r.  

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