Dopo la recente proroga del Decreto Calabria fino al prossimo 31 dicembre, con cui si è evitata l'automatica decadenza degli attuali commissari di Asp e aziende ospedaliere, il Consiglio dei ministri ha adottato un nuovo provvedimento che impatterà sulla sanità regionale.
Nel comunicato di Palazzo Chigi si fa un riferimento generico, ad ogni modo nella bozza circolata prima della seduta figurava una norma che favorirà l'ultimazione della circolarizzazione dei fornitori, lo strumento per quantificare il debito pregresso, e riapre la partita dei bilanci non approvati da parecchi anni.
Nel primo caso, l'approvazione del bilancio di esercizio 2022 potrà slittare fino a giugno 2023. Una misura appunto che darà più tempo per imbullonare le varie procedure per la ricognizione del debito. Inoltre, entro dicembre 2024, potranno essere approvati i bilanci degli esercizi pregressi che ancora non sono stati adottati. Una misura che, se confermata, dovrebbe riguardare in particolare modo l'Asp di Reggio Calabria e l'Asp di Cosenza.
Questo pacchetto fa parte del provvedimento che contiene altre misure che consentono di spalmare il debito pregresso di altri servizi sanitari regionali.
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