"Le recenti dichiarazioni del sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, relative all’immenso debito del comparto sanitario - a suo dire ampliato per responsabilità del decennale commissariamento - sono preoccupanti, fuorvianti e non veritiere".
Così, il vicepresidente nazionale dell'Aned, Pasquale Scarmozzino.
"Tali dichiarazioni sono preoccupanti - dice - perché rilevano una visione distorta della realtà e di chi siano i responsabili dello sfascio, come indicano da nord a sud della nostra regione le interminabili inchieste della Magistratura; sono fuorvianti perché in un momento di imminenti elezioni, mistificano responsabilità della politica a danno di commissari ad acta che, taluni, grandi manager, ci hanno insegnato come rilevare, monitorare e risolvere i problemi; infine, sono non veritiere perché, il buco finanziario nasce oltre vent’anni fa ed il commissariamento ne è stato logica conseguenza".
"Poi, vi è da precisare che cinque dei famosi dieci anni di commissariamento sono stati gestiti - sottolinea - da politico già collega e compagno di area politica del sindaco Abramo. E ancora, la mancata integrazione delle due aziende ospedaliere catanzaresi, dove i tentativi dello stesso sindaco sono stati vanificati dalla svogliatezza della politica catanzarese quanto avrebbe contribuito a evitare sprechi e doppioni di reparto?".
"Tutto questo, mentre Aned, ieri al Dipartimento Tutela della Salute, per insensibilità di amministratori aziendali nominati dalla politica, ancora una volta - denuncia - ha dovuto invocare improcrastinabili e vitali interventi a favore dei nefropatici, dializzati e trapiantati: Implementazione posti tecnici di dialisi a Cosenza e Rogliano per evitare terzo turno a pazienti provenienti da paesi di mointagna in periodo di neve incombente; mancato acquisto di moderni processatori per organi da trapiantare a Cosenza e Reggio Calabria per migliorare l’efficienza e la qualità delle operazioni; insensibilità nell’azienda provinciale catanzarese alla gestione, istituzionalmente di sua competenza, dei numerosi neo pazienti da dializare, mentre il Pugliese Ciaccio è costretto a comprimere gli spazi e quiindi i pazienti, pur in fase delicata di Covid 19; infine Polistena: unico spoke in Italia dove vi è anestesia e rianimazione ma non vi è alcun posto di dialisi. Inenarrabile quanto capita da quelle parti per questa gravissima lacuna".
"Caro sindaco per tutto questo chiedo - propone - incontriamoci e discutiamo pubblicamente e unitamente a precedente Commissario ad acta calabrese e, magari, con la presenza anche dell’attuale commissario Guido Longo, che avrà modo di esporci il suo ignoto – finora - piano di risanamento. Sarebbe molto bello se ciò avvenisse. Aned non starà ferma".
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