Si è svolto oggi pomeriggio l’incontro coordinato da Confindustria alla presenza di Stefano Corea nel corso del quale il Curatore del Fallimento Sant’Anna, Avv. Francesco Manduca, ha esposto i fatti alle organizzazioni sindacali in merito all’improvviso decreto con cui il Commissario ad acta per la sanità in Calabria ha dichiarato la decadenza dell’accreditamento del Sant’Anna.
All’incontro è stato presente anche l’avv. Francesco Pitaro, nell’interesse di molti lavoratori della struttura sanitaria, anch’essi presenti, il quale ha manifestato disappunto per l’inopinato ed imprevisto decreto di decadenza adottato dal Commissario ad acta che ha ex abrupto interrotto il percorso, avviato dalla Curatela, diretta a far rivivere la struttura sanitaria d’eccellenza e a renderla nuovamente operativa e a ridare il posto di lavoro agli oltre 100 dipendente ad oggi, purtroppo, in cassa integrazione.
L’avv. Francesco Pitaro, inoltre, ha comunicato di avere notificato, nell’interesse dei lavoratori del Sant’Anna, un atto di diffida ad Occhiuto, nella doppia veste di Presidente della Regione Calabria e di Commissario ad acta per il piano di rientro, al fine di ottenere, anche in via di autotutela, il ritiro e/o la revoca e/o l’annullamento dell’illegittimo decreto di decadenza dell’accreditamento. Più precisamente nell’atto dell’Avv. Francesco Pitaro, si legge che “la curatela ha agito correttamente essendo la liquidazione giudiziale una fase eccezionale e straordinaria diretta anche a provare a tenere in vita la struttura di eccellenza sanitaria” e che “ il provvedimento di decadenza, oltre che essere privo di fondamento e in contrasto con le norme che regolamentano la materia, viola anche il provvedimento del Tribunale che ha autorizzato il Curatore ad avviare la procedura competitiva mediante asta pubblica per l’individuazione dell’affittuario”. Nel proprio atto l’Avv. Francesco Pitaro ha riservato “ in mancanza di tempestivo intervento da parte del Commissario ad acta e della Regione Calabria, di agire in via giudiziaria, anche in sede Penale, al fine di salvaguardare l’enorme patrimonio sanitario di Villa S.Anna e i posti di lavoro dei lavoratori”.
L’atto è stato trasmesso anche al Prefetto di Catanzaro trattandosi di questione che riguarda la sanità e numerosissimi posti di lavoro affinchè ques’ultimo, nell’esercizio dei propri poteri e delle proprie competenze, voglia adottare ogni intervento ritenuto utile al fine di salvagurdare le prestazioni sanitarie d’eccellenza rese da Villa S.Anna e i posti di lavori degli istanti lavoratori.
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