Decoro urbano. L'allarme di Stefano Veraldi: "Le periferie abbandonate tra degrado e incuria"

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  29 giugno 2020 07:24

"Alcune zone di Catanzaro, come Viale Isonzo, sono state lasciate all’incuria e all’abbandono, da tanto, troppo tempo". Puntuale la denuncia di Stefano Veraldi. 

"Spesso abbiamo notato come alcune strade siano adibite a discariche abusive, altre siano lasciate all’incuria e all’abbandono, con erba alta e sporcizia di ogni genere, per non parlare delle buche che sempre più stanno invadendo le strade di diversi quartieri.  Le passate amministrazioni sempre a trazione Abramo, hanno abbandonato letteralmente le periferie: ampie zone infatti sono state trascurate e dimenticate nel solito libro dei sogni presentato alla cittadinanza all’alba delle elezioni amministrative".

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"Anche alcuni giardini in città sono in condizioni molto difficili" per Veraldi tanto da invitare "il prefetto di Catanzaro a fare il possibile per risolvere i problemi più volte segnalati con esposti/denunce. Bisogna, partendo dalle periferie, riqualificare i quartieri di Catanzaro, con nuovi cassonetti della spazzatura per la raccolta differenziata, magari introducendo i cassonetti interrati, con una più efficace illuminazione stradale, asfalti drenanti e diffondendo forme di comunicazione in grado di educare i catanzaresi a mantenere la città pulita e ordinata, perché tutti devono sentirsi parte di una comunità rispettando le regole".

Inoltre, per Veraldi "la stessa amministrazione dovrebbe iniziare a far rispettare i capitolati di appalto applicando le penali alle imprese appaltanti, perché i soldi dei catanzaresi non possono essere differenziati tra categoria A e categoria B. Tutti devono aver la possibilità di vivere decentemente, è vero che c’è chi non rispetta le regole, ma l’amministrazione, che dovrebbe dare l’esempio del buon padre di famiglia, viola in primis le più semplici regole di buona educazione e rispetto verso i suoi cittadini. Taglio del verde, pulizia delle strade e rimozione dei rifiuti abbandonati. In sintesi, la gestione del cosiddetto "decoro urbano". E’ uno dei primi settori su cui si sarebbe dovuto intervenire.  Dal centro alle periferie, dai marciapiedi alle aiuole fino ai cimiteri e non servono droni per averne contezza". 

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