"Con il Decreto Agosto questo Governo ha compiuto un intervento di portata storica per il Sud Italia: un taglio deciso ai contributi previdenziali di tutti i lavoratori del Mezzogiorno, un primo passo per ricucire l'Italia, per far ripartire il tessuto imprenditoriale della Calabria e di tutto il meridione e per il rilancio dell'economia anche attraverso l'occupazione".
E' quanto affermano, in una nota congiunta, i parlamentari calabresi del M5S Alessandro Melicchio, Anna Laura Orrico, Laura Ferrara, Elisa Scutellà, Riccardo Tucci, Massimo Misiti e Giuseppe Fabio Auddino "in merito alla riduzione del carico contributivo del 30% per tutti i lavoratori".
"Una fiscalità agevolata per le regioni meridionali, - sostengono i parlamentari - uno strumento che diventerà strutturale. È stato posto un primo tassello per i nostri territori nel quadro più ampio delle politiche dei prossimi mesi. È fondamentale che il Mezzogiorno abbia finalmente trovato spazio nelle politiche pubbliche, perché il nostro Paese può ripartire solo con un Sud più competitivo e accogliente per chi vuole fare impresa. E così le risorse del Recovery Fund, del Piano straordinario per il Sud e del Fondo di Coesione, rappresentano un'occasione storica per ridurre il gap tra le regioni del Nord e del Sud Italia. Le aziende, anche quelle calabresi, a partire dal primo ottobre, dunque, potranno effettuare nuove assunzioni o stabilizzare un precario, godendo di un taglio dei contributi del 30%, di cui si farà carico lo Stato".
"L'emergenza sanitaria - sottolineano i parlamentari del M5s - ha aggravato la situazione di disuguaglianza socio-economica tra il Sud ed il resto del Paese e questo intervento, che punta a ridurre il deficit di produttività delle nostre aree, può dare un forte impulso per contrastare la disgregazione dei nostri territori. Se cresce il meridione cresce l'Italia intera e per questo bisogna continuare a investire al Sud. Questa è la strada giusta, politiche del lavoro concrete, investimenti mirati e strutturali in sanità, collegamenti infrastrutturali attesi da decenni, solo così si proietta la Calabria in Europa. La questione meridionale è ancora oggi drammaticamente attuale, soprattutto in relazione ai tassi di disoccupazione e solo con questo Governo si stanno ponendo le basi per uno sviluppo e una ripresa territorialmente equa del nostro Paese".
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