“L’Italia riapre da lunedì 26 aprile. Un traguardo atteso e ambito per molti, ma non per tutti, che comunque restituisce una speranza di normalità che, con l’incremento della campagna di vaccinazione, potrebbe spianare la strada all’uscita da tunnel dalla pandemia. Ma non basta: l’atteso ritorno alle riaperture specie per categorie come ristoranti, bar e pub ha bisogno di coraggio, prima di tutto quello legato all’orario del coprifuoco. E’ per questo mi rivolgo ai parlamentari calabresi di Forza Italia e della coalizione tutta affinché si adoperino per far cambiare linea all’esecutivo guidato da Mario Draghi sulla proroga del coprifuoco fino al 31 luglio. Siamo ancora in tempo”. E’ quanto afferma il vice presidente della Provincia di Catanzaro, Antonio Montuoro.
“Un provvedimento, quello della proroga del coprifuoco, che assesterebbe un colpo mortale a tutte quelle attività che stanno combattendo in ogni angolo del nostro Paese da oltre un anno con le unghie e con i denti contro una pandemia che ha già fatto abbassare le saracinesche a migliaia di operatori del commercio – afferma ancora Montuoro -. Se “resistere” è la parola d’ordine di chi, con tanti sacrifici, sta comunque mandando avanti la propria attività, e spera di vedere un po’ di luce nella stagione estiva che è quasi alle porte, di sicuro mantenere il coprifuoco dalle 22 alle 5 cancellerebbe ogni speranza di chi non ne vuole sapere di gettare la spugna. Anche perché i dati ci dicono che il problema non sta nei bar o nei ristoranti o nelle altre attività del settore, che hanno invece osservato con scrupolo le regole anticontagio. E poi, francamente, pur essendo contrari a una movida indiscriminata, si fa fatica a pensare che la circolazione di questo virus sia vincolata a determinate fasce orarie”.
“Ancora una volta – conclude Montuoro -, l’auspicio è che prevalga il buon senso nelle decisioni che la politica è chiamata a prendere nell’interesse collettivo. Specialmente in questa fase delicata, nessuno deve essere penalizzato. Non ci possiamo permettere più di fare errori, rischiando così di sprofondare definitivamente in una voragine dalla quale sarà molto difficile uscire”.
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