Decreto Ristori. Coldiretti: "Anche agli agriturismi ed ittoturismi i bonus per il Made in Italy"

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coldiretti
  01 dicembre 2020 15:09

Gli agriturismi e gli ittoturismi, ovvero le forme di ristorazione gestite dai pescatori, possono beneficiare anche del bonus di filiera Italia per l’acquisto di prodotti Made in Italy a sostegno della ristorazione. Lo rende noto la Coldiretti in riferimento ai contenuti del Dl Ristori 4 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale.

"Il ristori-quater – spiega la Coldiretti - chiarisce che i contributi, la cui domanda può essere presentata fino al 15 dicembre attraverso il Portale della ristorazione o presso gli sportelli degli uffici postali, spettano agli agriturismi a prescindere dal codice ATECO utilizzato per l’esercizio delle attività di alloggio e ristorazione e supera i dubbi interpretativi che erano sorti a seguito del decreto-legge permettendo agli operatori agrituristici di accedere al bonus ristorazione anche, come chiarito dallo stesso Ministero, in relazione alla cessione di prodotti agricoli tra azienda agricola e azienda agrituristica connessa".

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Un chiarimento importante che risposte alle sollecitazioni della Coldiretti impegnata nella campagna di mobilitazione #mangiaitaliano per sostenere l’intero sistema agroalimentare nazionale che è diventato la prima realtà economica del Paese con la responsabilità di garantire un adeguato approvvigionamento alimentare all’intera popolazione di fronte alla pandemia.

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"Gli agriturismi che in questi anni hanno dato impulso ad un turismo autenticamente “rurale e di qualità”, oltre a favorire la multifunzionalità, – sottolinea la Coldiretti - sono realtà duramente colpite dalla crisi generata dalla pandemia, a causa delle limitazioni agli spostamenti e il crollo del turismo, secondo le analisi di Campagna Amica. Il crollo delle presenze a causa delle limitazioni agli spostamenti a fine anno – precisa la Coldiretti – arriva dopo che il primo lockdown ha azzerato le visite in campagna nei tradizionali weekend di primavera e di Pasqua mentre durante l’estate ha pesato l’assenza degli stranieri che nella nostra regione aveva assunto dimensioni importanti e cominciava a rappresentare la maggioranza degli ospiti degli agriturismi".

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"Si tratta  - conclude Coldiretti - di un colpo drammatico ad un sistema che in Calabria può contare su circa 400 strutture operanti con 12200 posti a tavola e circa 1500 posti letto  e che lo scorso anno hanno sviluppato un valore di circa 32 milioni di euro. 

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