di PAOLO CRISTOFARO
Dopo la nota della consigliera di minoranza Anna Maria Mungo, nella quale si accusava la maggioranza di non pubblicare per tempo le delibere sull'albo pretorio del Comune di Squillace, rendendole inefficaci, il gruppo del sindaco, Pasquale Muccari, ha replicato alle accuse definendole del tutto infondate.
"In merito alle dichiarazioni della consigliera Mungo, apparse su alcune testate giornalistiche online, con l'intento di giustificare l'assenza del 26 settembre scorso al consiglio comunale, si rende necessaria una precisazione o meglio una corretta e trasparente informazione", scrivono dal gruppo di maggioranza "CivitaSquillace".
"Non vogliamo incorrere in inutili e sterili polemiche sollevate dal gruppo 'Squillace in Movimento', ma alcune dichiarazioni devono essere contraddette, affinché i lettori non si facciano idee sbagliate, sulla base di manipolazioni costruite a arte. Entrando nel merito del ritardo delle pubblicazioni delle delibere si precisa che l'obbligo di pubblicazione - disciplinato dall'articolo 124 del Tuel - stabilisce che tutte le delibere sono pubblicate mediante affissione sull'albo pretorio per 15 giorni consecutivi. Inoltre le stesse sono dichiarate immediatamente esecutive secondo l'articolo 134 dello stesso Tuel, il quale stabilisce che possono essere dichiarate immediatamente esecutive e in tal caso la pubblicazione non è necessaria per l'efficacia dell'atto", scrive la maggioranza.
"Infine due pronunce del Tar Piemonte e del Consiglio di Stato hanno chiarito che la pubblicazione sull'albo non condiziona l'efficacia di una delibera dichiarata immediatamente esecutiva. Pertanto le accuse che arrivano dal gruppo 'Squillace in Movimento' all'organo collegiale sono infondate. L'azione del gruppo ormai è fin troppo chiara: accusare il sindaco e la giunta quando non ricorrono i presupposti, oltre che sempre e comunque", scrive ancora il gruppo "CivitaSquillace". Il gruppo strumentalizza la nota del segretario, in merito alla tardiva pubblicazione delle delibere del Consiglio Comunale, addossando responsabilità anche all'organo collegiale. Il segretario fornisce una risposta chiara, trasparente e secondo dettato legislativo, che nulla ci azzecca con l'interpretazione del gruppo, che continua a sbandierare l'arma dell'illegittimità.
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