"Delirio complottista", pm e gip fermano il medico no vax Petrella. Ai pazienti: "In ospedale uccidono"

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images "Delirio complottista", pm e gip fermano il medico no vax Petrella. Ai pazienti: "In ospedale uccidono"
Roberto Petrella

E' accusato di omicidio colposo nei confronti di un paziente: gli avrebbe prescritto vitamine e stimolanti invece di farlo ricoverare

  24 gennaio 2022 18:56

di EDOARDO CORASANITI

"Petrella è soggettivamente convinto, a causa del suo delirio complottista, di essere nel giusto, per cui nulla potrebbe dissuaderlo dal reiterare ulteriori scellerati consigli forieri di grave pregiudizio per gli ignari pazienti". Un delirio che si declina con frasi rivolte ai pazienti e dal suono inquietante: "Se vai in ospedale muore, lo intubano". E allora giù di vitamine e qualche stimolante, pratiche di terapie antiscientifiche non riconosciute da alcuna organizzazione sanitaria ma applicate da Roberto Petrella, 77 anni, di Teramo, medico ginecologo già sospeso dall’ordine, oggi arrestato dagli uomini della Digos di Catanzaro, coordinati dalla Procura della Repubblica di Catanzaro guidata da Nicola Gratteri. L'indagine di oggi rappresenta uno stralcio di un'altra più complessa: la partecipazione del medico all'associazione a delinquere "Stato teocratico Antartico di San Giorgio" diretta a realizzare reati di truffa, riciclaggio, falsificazione di atti per l'espatrio. Entrambe sono coordinate dal pm Saverio Sapia.

Nel dispositivo firmato dal gip Matteo Ferrante, vengono descritte le concause che hanno determinato la morte di G.S. per infarto. Noto medico no vax, complottista della prima ora e personaggio conosciuto per le sue uscite sui social network basate su due sole ragioni: ideologiche ed economiche, come scritto dalla Procura che ha svolto le indagini e chiesto la detenzione domiciliare e l'impossibilità di comunicare all'esterno. Misura che il gip ha accolto e condiviso, anche se l'accusa aveva incastonato la vicenda in omicidio volontario, mentre il giudice dell'udienza preliminare ha frenato qualificandolo in omicidio colposo: "imprudente, negligente, ed imperito".

Per il magistrato del Tribunale di Catanzaro l'urgenza della misura cammina sul fatto che l'indagato "non solo non ha fatto mostra di rimorso dopo la morte della vittima ma, al contrario, imperterrito e imperturbabile, ha proseguito nel propinare con fermezza le sue convinzioni pseudoscientifiche mettendo a repentaglio la salute e la vita di altre persone".

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Nei confronti della vittima, il no vax si sarebbe approcciato a lui come suo unico medico, invitandolo più volte a rivolgersi esclusivamente a lui per qualsiasi problema di salute e a non contattare il dottore di medicina generale se non per le prescrizioni mediche e a evitare di chiamare il 118. Lo avrebbero portato ala morte, loro. E invece a farlo incontrare con la Morte è stato proprio Roberto Petrella, che su Facebook ha oltre 60 mila like e dove pubblicava le teorie antiscientifiche e soluzioni banali a malattie complesse. Grazie all'intervento della magistratura, non potrà comunicare con l'esterno.

Nei confronti del paziente, Petrella avrebbe agito visitarlo dal vivo, ma per telefono, fornendogli terapie discutibili. G.S. muore per infarto la mattina dell' 8 dicembre 2021, mentre stava per arrivare l'ambulanza allertata dalla guardia medica, due giorni dopo avere contatto tramite la sua compagna il medico Petrella e avergli rappresentato i primi sintomi.


CHI E' ROBERTO PETRELLA- L'attività di indagine ha consentito di accertare che, in tempi più recenti, Petrella ha assunto posizioni fortemente critiche contro la gestione sanitaria dell'epidemia Covid 19 da lui stesso sminuita: un semplice raffreddore, diceva. L'esame dei profili social dell'indagato avrebbe dimostrato che si è fatto megafono di tesi novax, no mask ed anti 5G, raccogliendo largo seguito nella platea di utenti, molti dei quelli lo hanno eletto quale vero e proprio medico di riferimento per questioni sanitarie.

Nell'ambito di questo approccio complottista e si inquadra la vicenda che ha portato alla morte di G.S. 

Grazie al proselitismo in materia dì cure alternative fatto attraverso l social, Petrella ha intercettato la fiducia della vittima, già affetto da gravissime patologie pregresse e della sua compagna i quali da dicembre 2020 si rivolgono lui per ogni questione in materia sanitaria. In ogni visita Petrella si è raccomandato di rivolgersi esclusivamente a lui e di non fare affidamento sul medico curante, perché se avessero portato G.S. in ospedale sarebbe morto sicuramente. 

Invece muore a casa sua, lontano da quelle cure che, secondo il consulente della Procura, avrebbero avuto serie e ragionevoli probabilità di scongiurare l'evento letale o, quantomeno, lo avrebbe notevolmente ritardato. 

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