"Come è noto, da tempo Cara Catanzaro è attenta e partecipe riguardo alla vicenda che sta interessando la Scuola della Maddalena.
Siamo infatti fermamente contrari a demolizioni inopportune e irrispettose della storia del nostro territorio e, pertanto, continueremo a seguire l'iter burocratico che, grazie alla forte voce di protesta che si è elevata da singole personalità dalla società civile e da tante associazioni oltre Cara Catanzaro (Italia Nostra in primis) e al concreto lavoro portato avanti dal movimento Cambiavento in sede istituzionale, appare ormai certo (incrociamo le dita al proposito) non debba proseguire con le paventate demolizioni".
Così, in una nota, Cara Catanzaro ODV.
"Non possiamo non sottolineare che grazie all’attività dei consiglieri di minoranza Daniela Palaia (nonchè nostra associata) e Nunzio Belcaro è emerso un particolare più che rilevante nella battaglia affinché non si distrugga l’ennesimo edificio nel centro storico di Catanzaro: la demolizione dell’immobile è di fatto sospesa perché il Comune si è finalmente deciso a interpellare la Soprintendenza dei Beni Culturali.
Si tratta di una prima e importantissima vittoria ottenuta in seguito all’attenzione ai documenti esistenti e all’interlocuzione con i dirigenti comunali da parte di Cambiavento, e ci fa piacere sottolineare l’efficacia del lavoro svolto al proposito dall’unica forza di opposizione in Consiglio comunale.
Quanto all’edificio della scuola, ma soprattutto all’area sulla quale esso è stato edificato, riteniamo necessaria una particolare attenzione amministrativa nella pianificazione degli interventi di recupero e rivitalizzazione urbana. Riteniamo che la storia della città debba trovare nuova e ampia valorizzazione dagli interventi urbanistici di recupero che si intende adottare grazie ai fondi nazionale ed europei a disposizione, ecco perché è imprescindibile che non solo la Soprintendenza sia direttamente coinvolta nell’attività preventiva di analisi dei progetti, quanto che questi siano votati ad uno sviluppo armonico e organico dell’area urbana del centro storico secondo una vocazione, quella storico-culturale, che può essere la chiave di lettura più indicata per il rilancio sociale del cuore pulsante della città".
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