Denaro e alimenti dagli abusivi per non fare la multa, in manette ispettore capo della Polizia municipale di Rosarno

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  18 settembre 2019 15:20

Sabato scorso, a Rosarno, nell’ambito di un servizio di controllo del territorio disposto dalla compagnia di Gioia Tauro e finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati predatori, i carabinieri della locale Tenenza hanno  arrestato in flagranza di reato, C.A., 63enne di Rosarno, ispettore capo della locale Polizia municipale, in quanto ritenuto responsabile del reato di induzione indebita a dare o promettere utilità. 

L’arresto è avvenuto nella mattinata di sabato quando, una pattuglia della Tenenza di Rosarno, impegnata in un servizio di prevenzione nelle vie del mercato settimanale, notava un vigile urbano che,  in uniforme e con l’auto di servizio, si aggirava per le vie del mercato riscuotendo denaro contante, generi alimentari e altre merci da alcuni commercianti.

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Insospettiti dall’atteggiamento anomalo dell’Ispettore, i militari della Tenenza decidevano di avviare immediatamente un servizio di osservazione in abiti civili al fine di appurare la liceità della condotta del vigile riuscendo a documentare come lo stesso, avvalendosi della sua qualità di pubblico ufficiale, stesse riscuotendo indebitamente, da alcuni commercianti abusivi e non autorizzati, con pagamenti in denaro ovvero sotto forma di altri generi alimentari, il canone di occupazione di spazi ed aree pubbliche destinate al mercato.

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 Pertanto, alla luce del quadro gravemente indiziario raccolto nell’immediatezza,  i carabinieri decidevano di fermare il soggetto mentre si accingeva a salire a bordo dell’autovettura di servizio, trovandolo effettivamente in possesso della somma contante di circa 40 euro nonché di diverse buste contenenti prodotti ortofrutticoli e cosmetici, ritenuti proventi delle precedenti riscossioni illecite.

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Il 63enne rosarnese, al termine degli adempimenti di rito, è stato, dunque, tratto in arresto in flagranza di reato e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria di Palmi che, concordando con le richieste della locale Procura della Repubblica, ha convalidato l’arresto disponendo l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari.

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