«Apprendiamo dagli organi di stampa delle proposte avanzate dal Comune di Vibo Valentia in merito alla delocalizzazione dei depositi costieri della Meridionale Petroli, e in particolare della soluzione ora ipotizzata della condotta sottomarina con boa di attracco al largo. Pur comprendendo e rispettando la visione dell’amministrazione comunale, orientata alla valorizzazione turistica del territorio di Vibo Marina, la Cisl Magna Grecia e la Fit Cisl Calabria ritengono fondamentale che – in un processo tanto delicato quanto strategico – venga salvaguardato in via prioritaria il futuro occupazionale dei lavoratori coinvolti». E’ quanto affermano il segretario generale della Cisl Magna Grecia Daniele Gualtieri e il segretario generale della Fit-Cisl Calabria Vincenzo Pagnotta, che proseguono: «Desideriamo ricordare che la proposta di una soluzione tecnica alternativa, come quella della condotta sottomarina, non è affatto nuova: si tratta di un’opzione che la Cisl aveva già individuato e sostenuto oltre vent’anni fa, quando sollevò con forza il tema della compatibilità tra sviluppo turistico e attività industriali, indicando la necessità di soluzioni sostenibili dal punto di vista ambientale, economico e sociale. Purtroppo, dobbiamo constatare ancora una volta l’assenza di un’azione preventiva di ascolto e confronto. Da tempo abbiamo rappresentato, in maniera chiara e costante, la nostra disponibilità ad affrontare questa situazione, anche in virtù di quell’esperienza nel settore che ci viene riconosciuta da anni da diversi interlocutori a tutti i livelli. Non riusciamo a comprendere come, sul tema cruciale del “porto”, le amministrazioni vibonesi continuino a escludere le organizzazioni sindacali da ogni contesto di discussione, ignorando il ruolo e le competenze che esse possono mettere a disposizione del territorio».
«Proprio per questo, la Cisl Magna Grecia e la Fit Cisl Calabria ritengono non più rinviabile un coinvolgimento attivo delle organizzazioni sindacali confederali e di categoria nei tavoli istituzionali. Non si può discutere di riconversione o delocalizzazione senza tenere conto delle ricadute occupazionali e delle conseguenze per il tessuto produttivo locale. La voce dei lavoratori deve essere ascoltata e rappresentata. È in questa direzione - concludono Gualtieri e Pagnotta - che la Cisl Magna Grecia e la Fit Cisl Calabria annunciano l’intenzione di formalizzare la richiesta di partecipazione ai prossimi tavoli istituzionali. L’obiettivo è chiaro: garantire che ogni processo di transizione si svolga nel pieno rispetto dei diritti, della dignità e della sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori che, da anni, assicurano con competenza e impegno la continuità di un comparto tanto delicato quanto strategico per il territorio».
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