Depuratore Catanzaro, i circoli del Pd: "Emana ancora cattivo odore"

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  17 giugno 2020 11:26

"La montagna ha partorito un topolino. Per quanto sia apprezzabile il lavoro e l’impegno della commissione ambiente, purtroppo, come possono testimoniare i residenti che vivono in prossimità della struttura, il depuratore emana ancora cattivo odore (e chissà cosa succederà con l’aumento della temperatura)".  Ad affermarlo sono i circoli del Pd Catanzaro.

"Quello che è certo è che non sarà la sostituzione di un paio di tubi a risolvere un problema che ormai è diventato l’esempio lampante della debolezza politico amministrativa del centro destra.  Sono stati spesi fiumi di denaro pubblico per ottenere risultati risibili che non portano a nessun miglioramento di fatto, ma solo all’ennesimo intervento tampone che si ripete di anno in anno da diversi decenni. Sarebbe interessante sapere qual è stata la spesa di questo “miracoloso” intervento tecnico, sperando non sia simile a quello fatto qualche anno fa per la riparazione del dissabbiatore (struttura facente parte del depuratore), costato 480.000 Euro, che attualmente risulta ancora non funzionante e coperto di sabbia e vegetazione", continuano i democratici.

"Il presidente della commissione ambiente definisce l’intervento come una scelta saggia, ma alla fine è solo una scelta “dovuta” a quei cittadini costretti a non poter aprire le finestre di casa per proteggersi dal forte cattivo odore. Condividevamo quando detto dal consigliere Riccio qualche anno fa quando chiedeva conto delle spese sostenute dall’amministrazione comunale a fronte di una manutenzione che non sortiva alcun effetto, tant’è che lo stesso consigliere in modo ironico e sarcastico definiva l’impianto come una sorta di “pozzo di san Patrizio”. A distanza di un anno però loda le medesime modalità di intervento", si legge nella nota del Partito democratico.

"Vanno anche chiarite delle questioni segnalate da alcuni cittadini, come ad esempio, se altri comuni utilizzano l’impianto ed eventualmente quanto pagano per usufruire del servizio o se è vero, addirittura, che alcuni autospurgo scaricano all’interno dei “tombini”, sovraccaricando ulteriormente il sistema fognario. Sono tutte cose che richiedono un’adeguata verifica da parte del comune e in particolar modo della commissione ambiente. Cosi allo stesso modo ci auguriamo che non vada deserta l’ennesima gara d’appalto per la gestione del depuratore (in scadenza il 31 luglio) portando così all’ennesima proroga per l’attuale ditta gestore (sulla quale pende un rinvio a giudizio proprio per la non corretta gestione dell’impianto)", proseguono.

"Purtroppo c’è poco da stare tranquilli, l’attuale maggioranza in questi primi tre anni di amministrazione non è riuscita a definire un percorso fattivo per la risoluzione del problema e non si registrano segnali incoraggianti. Si preferisce perdere tempo proponendo idee “strane” come ad esempio quella di spostare un intero tratto di ferrovia jonica (facendo bypassare Lido) con conseguente eliminazione della stazione (non si sa poi per quale motivo) e non prendere sul serio l’unica cosa che andrebbe sposata dal quartiere ovvero il depuratore", hanno concluso

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