Dopo un periodo durato alcuni anni in cui finalmente sembrava che a Lamezia Terme fosse stata trovata una quadra riguardo alla copertura finanziaria del servizio depurativo, sull’argomento sembrano invece oggi riemergere nuovamente preoccupazioni ed incertezze che si sperava, ormai, essere state definitivamente superate.
A sollevare la questione è Antonio Folino, membro del direttivo provinciale di Azione.
A destare forte preoccupazione, sostiene Folino, è il mancato pagamento dei canoni di depurazione alla Deca, la società che gestisce la piattaforma depurativa di Lamezia Terme in forza di una convenzione sottoscritta con il CORAP, il Consorzio Regionale per le Attività Produttive.
A tal riguardo Folino puntualizza che, a decorrere dal primo gennaio 2024, la riscossione delle bollette del servizio idrico integrato a Lamezia Terme dovrebbe essere passata dalla Lamezia Multiservizi alla Sorical, il nuovo gestore unico del servizio idrico integrato su tutto il territorio regionale. Stando così le cose, continua Folino, a partire dal primo gennaio 2024 dovrebbe essere quindi Sorical, e non più la Lamezia Multiservizi, a provvedere al pagamento della quota di competenza del Comune di Lamezia Terme per il servizio depurativo svolto da Deca; le bollette pagate dai cittadini includono, infatti, anche la quota del servizio depurazione.
“Ciò nonostante ad oggi, tredici agosto 2024, non risulta che un solo euro sia finito nelle casse della società che gestisce il depuratore di Lamezia Terme per competenze relative all’anno 2024 e non è dato sapere, cosa ancora più allarmante, se e quando ciò avverrà.”
Considerata la fondamentale importanza che il servizio depurativo riveste per la collettività, sarebbe oltremodo doveroso, prosegue Folino, che tutti i soggetti a vario titolo interessati alla vicenda (in primis CORAP, Comune di Lamezia Terme e Sorical) si sedessero intorno a un tavolo per definire, in tempi necessariamente rapidi, le modalità attraverso cui garantire un flusso finanziario che consenta di coprire i costi di gestione della piattaforma depurativa di Lamezia Terme.
“In mancanza, Il rischio è quello di veder procrastinarsi, non si sa per quanto tempo ancora, una situazione di stallo e di incertezza che rischia di produrre conseguenze alquanto gravi.”
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