"Catanzaro nell'estate del 2019 ha rischiato un devastante disastro ambientale con lo scarico in mare, in parte evitato, di una montagna di fanghi non smaltiti dal depuratore di Verghello. I contenuti dell'informativa shock della Guardia di Finanza sono agghiaccianti. Se confermati da ulteriori riscontri, ci troveremmo di fronte ad una storia fatta di cinismo, inefficienza, colpevole superficialità che ha messo a repentaglio la salute dei cittadini e del nostro mare. La gravità dei fatti narrati nell'informativa ci impongono di non girarci dall' altra parte. Nel mentre la magistratura fa il suo lavoro, a noi spetta il compito di capire meglio i passaggi politici e amministrativi che portarono a quella drammatica situazione. Il tutto accadeva mentre il comune di Catanzaro pur avendo a disposizione numerosi milioni di euro per la realizzazione del nuovo depuratore e del nuovo schema depurativo preferiva perdere il tempo ed i finanziamenti con buona pace del mare pulito e delle prospettive di sviluppo turistico della città", scrive in una nota il consigliere comunale Vincenzo Capellupo. .
"Chiediamo che l’approfondimento su questa grave tematica - prosegue - venga portato nella competente commissione consiliare “Vigilanza e Controllo” riservandoci di richiedere ai sensi dell'articolo 27 del regolamento del Consiglio comunale, l'istituzione di una commissione d'indagine che accerti la regolarità e la correttezza delle azioni portate avanti in quella circostanza dagli amministratori e dai dirigenti".
"Giova ricordare che oggi la depurazione a Catanzaro è stata commissariata dal Governo nazionale per le inadempienze di cui sopra. Ciò nonostante, l’attuale amministrazione, con senso di responsabilità, ha deciso sia di investire circa 2milioni di euro per il funzionamento dell’attuale depuratore, impegnando fondi propri provenienti dalla devoluzione dei mutui e sottraendoli ad altri interventi prioritari dell’amministrazione, e sia di effettuare e programmare interventi sullo schema fognario per oltre ulteriori 2 milioni di euro. Il tutto dimostra una sostanziale discontinuità di questi 18 mesi rispetto al ventennale governo Abramo", conclude Capellupo.
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