«Derby Catanzaro-Crotone, ho chiesto al Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, “quali misure di sicurezza siano state adottate dalle autorità preposte del capoluogo calabrese, se esse siano state ritenute sufficienti, se si ritenga di rafforzare la sicurezza in analoghi futuri eventi”».
Il senatore di Fratelli d’Italia, Ernesto Rapani, nei giorni scorsi ha inoltrato un’interrogazione al Ministro dell’Interno per accertare la realtà dei fatti accaduti durante e dopo il derby di Lega Pro tra il Catanzaro ed il Crotone, disputatosi allo stadio “Ceravolo”.
Il senatore, tra le premesse ha rammentato che «nel pomeriggio di domenica 6 novembre 2022, una carovana di 14 autobus dei tifosi del Crotone, al seguito della propria squadra per assistere al derby, è stata presa di mira da una fitta sassaiola proveniente dall'interno del Parco della biodiversità, nel centro urbano di Catanzaro; nonostante il clima in campo fosse stato abbastanza tranquillo, già sugli spalti un ispettore della Digos di Crotone era rimasto ferito alla testa da un oggetto contundente lanciato da un ultras dei "pitagorici"; il gravissimo episodio, che ha visto l'utilizzo di massi di grandi dimensioni – questo il testo dell’interpellanza – ha portato al danneggiamento di numerosi vettori che hanno subito ingenti danni, tutti denunciati, come lo sfondamento dei parabrezza anteriori e delle vetrate laterali in prossimità dei posti occupati anche da donne e bambini e solo per un caso fortuito non si sono registrati feriti».
«Sia sulla gravissima vicenda – ha spiegato il senatore Rapani – che nelle modalità di esecuzione, gli episodi farebbero pensare ad una preordinazione, anche in considerazione del luogo scelto, dove i mezzi sono obbligati a rallentare e dove gli aggressori si potevano nascondere tra i cespugli del parco oltre la recinzione dello stesso, indagheranno le competenti autorità».
«Significative in tal senso – ha concluso Rapani – le dichiarazioni del presidente del Crotone, Raffaele Vrenna, che farebbero presupporre la premeditazione (“Qualcuno non ha ancora capito la gravità di prendere a sassate dei pullman perché in queste situazioni può scapparci il morto. È stato anche sottovalutato un aspetto. A un certo punto nella curva di casa è apparso uno striscione con scritto Matera la città dei sassi e forse se qualcuno avesse riflettuto avrebbe potuto cogliere quel messaggio”, chiarendo che “la premeditazione, al di là di striscioni o post social apparsi nei giorni precedenti e successivi ai fatti accaduti, si evincono da altri elementi ben più concreti che dovranno essere accertati dalle eventuali indagini, come il luogo scelto per l'appostamento o il fatto che i massi utilizzati, più adatti ad offendere, sono stati chiaramente reperiti altrove”)».
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