Derby, stangata del giudice sportivo: multa di 15 mila euro al Cosenza e 12 mila al Catanzaro

C'era da aspettarselo e puntale è arrivata la stangata del giudice sportivo su ambedue le società calcistiche che domenica scorsa hanno disputato il derby calabrese al "San Vito-Marulla" di Cosenza. Ammende da migliaia di euro quelle comminate alle società per i disordini creati nel corso della gara dalle proprie tifoserie. 

Al Cosenza la multa più elevata pari a 15 mila euro "per avere i suoi sostenitori, nel corso della gara, lanciato numerosi fumogeni in un settore occupato dalla tifoseria avversaria, per avere inoltre lanciato, nel recinto di giuoco, numerosi petardi e quindici fumogeni". Non da meno quella che ha subito la società giallorossa pari invece a 12 mila euro, anche in questo caso, "per avere i suoi sostenitori, nel corso della gara, lanciato numerosi fumogeni in un settore occupato dalla tifoseria avversaria, per avere inoltre lanciato, nel recinto di giuoco alcuni petardi e quattro fumogeni". 

Per quanto attiene a giocatori e staff, squalificato per una gara il difensore rossoblù Michael Venturi, espulso dal campo per doppia ammonizione per comportamento scorretto nei confronti di un avversario. Medesima sorte anche per i compagni di squadra Tommaso D'Orazio (per proteste nei confronti degli Ufficiali di gara; già diffidato. Decima sanzione) e Simone Mazzocchi (per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato. Quinta sanzione).

Salteranno un turno in campo anche l'allenatore in seconda del Cosenza Salvatore Accursi (per avere, al 32° del secondo tempo, contestato platealmente una decisione arbitrale) ed il dirigente Armando Perna (per avere, al 49° del primo tempo, alzandosi dalla panchina, contestato in modo irrispettoso una decisione arbitrale). 

Se non per la seconda sanzione ai danni di Jacopo Petriccione, il Catanzaro ne esce illeso sul piano "assenze" e Vivarini potrà contare su tutti per la prossima gara in casa contro la Reggiana. 

La pratica "derby" non può certamente ritenersi archiviata. Nei prossimi giorni una pioggia di misure si attendono dagli organismi preposti. 

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